di Gloria Callarelli
La Nature Restoration Law e tutte le politiche che l’Europa sta mettendo in atto con la scusa del cambiamento climatico e dell’inquinamento non faranno altro che distruggere ancora di più l’economia italiana, mettendo tra l’altro a serio rischio l’incolumità dei popoli senza nessuna garanzia sull’obiettivo perseguito: la cura dell’ambiente. Un disastro senza precedenti. Parola di agricoltori e allevatori, esasperati dalle limitazioni e dagli adeguamenti che si preparano per le loro categorie.
Gianmario Invernizzi, imprenditore del settore primario e consigliere comunale a Lodi, ancora una volta prende una posizione coraggiosa contro quanto sta accadendo e scuote il governo italiano: “Adesso che in Europa è passata questa porcheria io mi auguro che a livello nazionale i nostri governanti prendano una posizione dura contro queste politiche. Il presidente del consiglio deve andare a battere i pugni in Europa. In Italia abbiamo tre settori forti: moda, turismo e agroalimentare. Hanno il dovere di difenderli. Lo facciano almeno questa volta o altrimenti sarà alto tradimento e l’ormai totale asservimento al sistema”.
Come dicevamo, quanto si sta attuando in Europa va a mettere in seria difficoltà gli allevatori e i produttori nostrani, come conferma Invernizzi: “I nostri animali vengono paragonati ad un’industria altamente inquinante e questo sistema si porterà dietro mille vincoli. Gli alti costi che allevatori e agricoltori dovrebbero andare a sostenere per adeguare le loro attività andrebbero ad aggiungersi alla concorrenza di produzioni sicuramente più accessibili ma molto più scarse in qualità, magari sintetiche, certamente nocive, basate sull’allevamento intensivo estero o su produzioni chimiche. Non sarà più sostenibile per noi piccoli e medi imprenditori del settore: si avrà una falcidia degli allevamenti e un conseguente progressivo azzeramento della produzione di carne e affettati nostrani”.
Gli adeguamenti previsti, infatti, saranno altamente invasivi per gli allevatori. In particolare per quelli di maiali: “Con i suini – spiega – saremo obbligati a una serie di interventi molto dispendiosi, ad esempio sulle vasche di decantazione, o all’acquisto di terreni sempre più ampi per (contemporaneamente) preservare l’ecosistema come chiedono e adeguare gli allevamenti che oggi sono già tranquillamente permessi. Un qualcosa che a livello di costi sarà certamente insostenibile. Io cambierò lavoro ma pure il governo dovrà farlo” sostiene Invernizzi sottolineando il certo fallimento della politica italiana di oggi.
Del resto i costi già oggi in tutti i settori sono lievitati. Alla base di ciò, una guerra per procura voluta da NATO e Stati Uniti e sanzioni contro la Russia decise dall’Unione Europea che stanno debilitando il nostro popolo, la nostra economia e il nostro made in Italy, costandoci qualcosa come 8 miliardi di euro: “Vorrà dire – aggiunge Invernizzi – che non mangeremo più prosciutti ma andremo a mangiare cavallette, formiche, insetti, come pretendono. Idem con la pesca. Il solo fatto che poi per legge non si debba più toccare il corso dei fiumi fa rabbrividire. Ci sono periodi di siccità: se non ho una riserva d’acqua con che cosa vivo? Come coltivo? Sono schifato da tutto e tutti. E quanto aumenteranno i prezzi dei prodotti? Perché i costi di adattamento a certe misure, si riverseranno anche su chi andrà a comprare i prodotti… questo è poco ma sicuro” chiarisce.
Infine la stoccata sul tanto decantato green che porterà all’autodistruzione: “Le guerre vanno bene invece, vero? Le armi non devastano, non inquinano…le auto elettriche poi, magari tedesche, nemmeno giusto? L’allevamento e l’agricoltura sono pratiche che esistono da quando esiste l’uomo. Eppure ci fanno credere che il vero problema del mondo non è l’India, non è la Cina…con i loro sistemi economici e industriali. Eh no, sono l’agricoltura e gli allevamenti italiani – chiude con amara ironia – . Gli italiani dovrebbero aprire gli occhi: la classe politica degli ultimi anni li ha presi in giro. Mi auguro che il popolo sappia che questo è un suicidio di massa. E prima o poi reagisca”.
W san remo, w il grande fratello, w isola dei famosi, w uomini e donne, poverelli noi… se Giorgina non tira fuori gli attributi, siamo fritti. Povera patria cantava un grande Battiato, Moro, Mattei, Craxi, giganti uccisi perchè non si sono piegati.