di Luigi Cortese
Ieri il Senato ha partorito una norma che vieta il consumo e la produzione di carne sintetica in Italia. Ma questa era già vietata in Italia da un altra norma già presente.
In verità in Europa non è ammessa ancora da nessuna parte, solo gli USA sono riusciti ad approvare la coltivazione del Pollo in laboratorio, questo grazie al FDA ( l’autorità per la sicurezza dei cibi) che a giugno ha dato il via libera a questa pratica.
L’inutile bozza di legge italiana, che ora bloccherà inutilmente i lavori della camera su questo argomento, è stata fortemente voluta dalla maggioranza e il Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato: “Si tratta di un provvedimento molto sentito dai Comuni e dalle Regioni, interpretato al meglio da questo governo che salvaguarda la nostra impresa, l’economia e la salute”.
A far notare l’inutilità della norma in discussione è stata Elena Cattaneo, Senatrice a Vita e Scienziata dell’università di Milano, che ha spiegato come andasse a vietare cio che vietato lo è già. Prima di essere immessa sul mercato la carne sintetica avrà infatti bisogno di studi approfonditi sulla sua sicurezza. “E se anche dovesse essere approvata dalle autorità regolatorie come accaduto negli Usa – dichiara Cattaneo – e la Commissione europea ne consentisse il commercio all’interno dell’Unione, a quel punto questi prodotti non potrebbero essere fermati alle frontiere italiane”. Ma, per onor di cronaca, se quanto detto da Cattaneo diventasse plausibile, comunque con questa legge ai produttori italiani sarebbe vietato lavorare la carne sintetica.
Il voto di questa norma è arrivata dalla maggioranza in modo compatto, con l’appoggio di Italia Viva. Mentre Cinquestelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno votato contro, dimostrando così la loro volontà di aprire il mercato a questi prodotti, mentre il PD si è astenuto dalla votazione spiegando che il cibo rappresenta sì “storia, cultura e tradizione dei nostri territori, ma l’Italia non può rinunciare a un’idea di futuro e di modernità dell’agricoltura”.
Certamente l’impegno del Governo su questa tematica è encomiabile, ma penso che si tratti di un provvedimento di facciata. Ingolfare i lavori parlamentari per una norma inutile è da veri irresponsabili; oppure si tratta di un mero conto di opportunità politica per coprire le mancanze sugli altri temi come immigrazione e giustizia.