di Cris Baldelli
A quanto pare al “supereroe” Zelensky non piacciono molto le critiche e questo lo si motiva già da alcune leggi “poco simpatiche” che aveva partorito in ambito di censura e repressione… di certo il “nostro” non è un modello di democrazia a cui ispirarsi, anche se certe istanze non possono essere esposte poiché evidentemente la Russia è l’unica dittatura esistente. Semplificare problemi così complicati in un ragionamento da bar per cui si arriva solo al concetto “aggredito e aggressore”, non solo è stucchevole ma diventa anche parecchio stupido.
Evidentemente non si possono esprimere certi concetti perché si passa automaticamente dalla parte del torto, ma questo non succede solo in Italia. Infatti, “sua maestà” ha appena rimosso il suo ambasciatore nel Regno Unito, Vadym Pristaiko, con tanto di comunicazione pubblicata sul sito web della presidenza ucraina. I motivi sembrano essere legati alle critiche che l’ambasciatore avrebbe espresso nei confronti di Zelensky: il 13 Luglio, Pristaiko, durante un’intervista a Sky News, avrebbe condannato la risposta del suo presidente al Ministro della Difesa britannico Ben Wallace. Quest’ultimo ha sostenuto che l’Ucraina dovrebbe mostrare più “gratitudine” per il supporto militare inviato dall’Occidente. Zelensky, dal canto suo, affermò di ringraziare il ministro “ogni mattina”. L’ormai ex-ministro risposte definendo in sarcasmo del presidente ucraino “inopportuno”. Non c’è molto da dire: NESSUNO deve permettersi di toccare Zelensky, poiché evidentemente ha assunto le sembianze di una mezza divinità o di un essere mistico e dunque, non si può mettere in discussione il suo operato; più o meno come quello che fu il periodo Draghi in Italia.
Povero ragazzo, sedotto e abbandonato, con una grande interrogativo sul futuro suo e della sua nazione e soprattutto con il peso sulle spalle di promesse fatte all’Occidente che (come sempre) prima o poi chiederà il conto. Il futuro del mondo è in buone mani.