di Luigi Cortese

Il “Movimento per la Vita” firma una convenzione con l’Ospedale Sant’Anna di Torino e la Città della Salute, per l’apertura di uno sportello anti-aborto. E’ l’assessore regionale Maurizio Marrone a spiegare l’utilità dello sportello con queste parole: “Ogni volta che una donna abortisce perché si è sentita abbandonata di fronte alla sfida della maternità siamo di fronte a una drammatica sconfitta delle istituzioni. Per questa ragione aprire nel principale ospedale ostetrico ginecologico del Piemonte uno spazio dove donne e coppie in difficoltà possano trovare aiuto nei progetti a sostegno della vita nascente è una conquista sociale per tutta la comunità, soprattutto in questa stagione di preoccupante inverno demografico. La convenzione con l’AOU Città della Salute completa il ciclo di iniziative lanciate dal 2020 con lo stop alla RU486 nei consultori raccomandata dalle linee guida Speranza, con la registrazione dei Centri di Aiuto alla Vita presso le Asl e l’avvio del fondo regionale Vita nascente, consacrando il Piemonte come avanguardia della tutela sociale della maternità, che diverse altre regioni italiane stanno prendendo a modello“.

Tutto parte nel 2020 con lo stop alla pillola antiabortiva nei consultori, l’accreditamento delle realtà pro-vita presso le Asl e la circolare che invita ad attivare, nei vari punti nascite, sportelli informativi di supporto per le neo-mamme. Poi arriva il bando per l’assegnazione del fondo “Vita nascente”, raddoppiato quest’anno. E, mentre l’associazione “Promozione Vita” ha già il suo punto nell’ospedale Mauriziano di Torino, ieri è stata siglata una convenzione fra ospedale Sant’Anna, la Città della Salute e Federazione “Movimento per la vita”.

La Regione scrive nella sua comunicazione che “le utenti potranno essere indirizzate al servizio direttamente dal personale sanitario”, ma poi arriva un chiarimento dall’assessorato dove si evince che si tratterebbe, al più, di spiegare l’ubicazione dell’ufficio a chi lo chiedesse, mentre i contatti sarebbero gestiti tramite numero verde o altri mezzi telematici. Il fine sarebbe anche quello di fornire, oltre al sostegno umano, aiuti concreti grazie proprio al fondo “Vita nascente” della Regione. Non si sono fatte attendere le reazioni politiche, oltre al plauso di Fratelli d’Italia, sono arrivate le critiche del fronte progressista, con la Cgil che sintetizza: “Sant’Anna Torino, da eccellenza al Medioevo”. La vicepresidente del PD, Chiara Gribaudo: “Uno schiaffo alla libertà delle donne”. Ed infine l’ex sindaco di Torino, oggi deputata 5stelle, Chiara Appendino: “Delirio oscurantista”.

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