di Luigi Cortese
Nicolas Sarkozy, ex Presidente francesce, ha rilasciato delle dichiarazione al quotidiano “Le Figaro” che hanno scatenato delle critiche in Francia e la levata di scudi di Kiev.
Sulle pagine de “Le Figaro”, noto quotidiano conservatore francese, Sarkozy ha parlato di un’Ucraina “neutrale”, fuori dalla Nato e dall’UE proponendo un referendum per decidere sulle sorti della Crimea. “L’Ucraina è un ponte tra l’Occidente e l’Est e deve restare tale”, queste sono le parole usate da Sarkozy, che ha criticato l’invio di armi dei Paesi occidentali a Kiev. A proposito di Crimea Sarkozy ha esplicitamente detto “un territorio russo fino al 1954 dove la maggior parte degli abitanti si sente russa”, e anche se riconosce che la sua annessione, da parte di Mosca nel 2014, sia “stata una violazione del diritto internazionale”, ritiene anche che “ogni ritorno indietro è un’illusione”. Sarkozy non esclude che questa strada possa essere usata anche per i “territori contesi dell’est e del sud dell’Ucraina”.
La reazione di Kiev è stata immediata. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, ha parlato di “logica criminale” di Sarkozy che “giustifica le guerre di aggressione della Russia”, dichiarando: “L’incoraggiamento di Sarkozy è una complicità diretta in un crimine che dura da anni”.
E’ ormai palese che le voci occidentali che si levano contro la logica dell’appoggio incondizionato di Kiev siano ormai in crescita, e questo comprova il fatto che Kiev e Zelensky siano diventati un peso insostenibile per la Nato e per l’UE.