di Luigi Cortese

Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare Cinese, ha deciso di non partecipare alla riunione del G20 di Nuova Delhi, Putin ha tirato il freno sulle proposte, di ONU e Turchia, per riavviare l’accordo per le esportazioni di grano dal Mar Nero. Questa è la prospettiva della prossima settimana. Sarà una settimana ricca di contrasti internazionali, che sancirà la polarizzazione della politica estera sulla sfida tra le democrazie occidentali e i Paesi orientali.

Second Reuters e Financial Times, XI il 9 e 10 settembre non prederà parte al G20, al suo posto dovrebbe esserci il premier Li Qiang. Questa mossa di Pechino nasconde ben tre possibili problemi. Il primo: l’india è rivale della Cina sulle questioni riguardanti il Pacifico e l’egemonia su di esso, quindi per Xi partecipare al G20 organizzato in India significherebbe glorificare l’avversario. Il secondo: alla scorsa riunione dei BRICS Xi era il padrone di casa, e ha spinto l’alleanza ad allargarsi per diventare una vera e propria concorrenza agli occidentali. Il terzo: a Dheli Xi corre il rischio di incontrare il Presidente americano Biden.

Al G20 in India, Xi non sarà il solo assente, mancherà anche Vladimir Putin che manderà in sua sostituzione il ministro degli Esteri Lavrov. Lavrov è stato già protagonista di un incontro con l’omologo turco, Hakam Fidan, dove si è parlato di far ripartire l’accordo per le esportazioni di grano dal Mar Nero. Di quest’accordo Putin ne discuterà con il leader di Ankara, Erdogan. Il Cremlino si dice pronto a riattivare l’accordo, ma a patto che le sue richieste verranno accettate. In realtà non ci sono sanzioni sui prodotti alimentari russi, le cui esportazioni sono ai massimi livelli. Le misure invece riguardano il sistema bancario e Mosca chiede che la Russian Agricultural Bank sia ricollegata al sistema dei pagamenti Swift.

Oggi Russia e Cina, forti anche della crescita esponenziale dei BRICS, hanno un potere contrattuale alto e le azioni di questi giorni, al di là delle favole raccontate dal mainstream, raccontano una verità diversa da quella propagandata: Putin e Xi hanno il potere di destabilizzare l’Occidente anche solo con una dichiarazione.

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