di Luigi Cortese
Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, alla chiusura del forum “The European House Ambrosetti” risponde in maniera indiretta al leader del M5S, Giuseppe Conte, che proprio da quel palco aveva difeso a spada tratta la misura del super bonus, dichiarando: “ha generato crescita, non diventi capro espiatorio”. Giorgetti non è proprio della stessa opinione. Senza mezze misure in prima battuta, riferendosi anche alla prossima legge di bilancio, ha detto: “A pensarci mi viene il mal di pancia non solo per gli effetti negativi sui conti pubblici ma perché ingessa la politica economica lasciando margini esigui ad altri interventi”. La risposta a Conte è invece molto più articolata e piccata, il ministro ha dichiarato: “Questo governo ha pagato 20 miliardi e altri 80 rimangono da pagare: la cena l’han già mangiata tutti e si sono alzati. A noi resta da pagare del 2024, 2025, 2026”.
Il ministro dell’Economia si conferma ancora un battitore libero. Giancarlo Giorgetti parla come fosse il leader e non aspetta di avere l’ok dalla premier. Atteggiamento sintomatico di una rottura duplice: la prima nella maggioranza ormai palesata e la seconda tutta interna alla Lega dove ci sono componenti che mal sopportano lo stile di Matteo Salvini. Molto probabilmente il collante, sia della maggioranza che della Lega, saranno le prossime elezioni europee che verranno viste come lo scoglio da superare per decretare o meno la forza del centro destra.