Di Chris Baldelli

Non c’è giorno che il Partito Democratico non scada nel ridicolo. Dalle assurde rivendicazioni globaliste e spacciate per “lotte sociali”, fino ad istanze popolari che vanno addirittura contro la loro stessa storia politica. Perché fa assolutamente ridere (se non ci fosse da piangere) il sentir parlare il PD di salari, garanzie e diritto al lavoro quando loro stessi hanno cancellato le speranze di milioni di giovani e lavoratori, tramite alternanza scuola-lavoro, job acts, voucher e altre leggi anti nazionali. E onestamente parlando se vediamo i risultati sembra propio che il cosiddetto “effetto Schlein” sia svanito quasi subito (qualora vi fosse stato). In compenso, dobbiamo riconoscere che Elly Schlein è la persona giusta alla guida radical chic, perché rappresenta tutti i lati positivi del politicamente corretto: giovane donna, dichiaratamente bisessuale, di buona famiglia e molto attenta alle tematiche LGBT, ambientali, femministe, antifasciste e al contrasto dei populismi….insomma è un sogno!

La stampa ci ha messo meno di 1 minuto ad ergerla come alternativa alla Meloni e paladina dei diritti; per diverse settimane Ellyetta è stata trattata come una regina dal mainstream, pubblicizzandola più come una “Chiara Ferragni molto più politicizzata” che come segretaria di un partito. Ci ricordiamo ad esempio della famosa vicenda dell’armocromista (che sinceramente non ho ancora capito cosa diavolo sia e non mi interessa), delle passerelle fatte alle manifestazioni e delle chitarre suonate alle Feste dell’Unità. Dopo i fatti dell’ex sindaco di Torino, Piero Fassino, diventa sempre più difficile vedere il PD come uno strumento alternativo e a dimostrazione di questa tesi abbiamo la resurrezione di una vecchia paura: l’emergenza fascismo. Quella stessa “emergenza” che nella popolazione è diventata a dir poco irrilevante e che non ha spostato di 1 singolo voto la sinistra, una tattica insomma, che oltre a risultare obsoleta e fallimentare è anche ridicola, così come lo era durante la stagione Renzi, DDL Fiano, patenti antifasciste ecc….e che dopo i fatti di Firenze dell’anno scorso è stato snobbato completamente dalla popolazione nonostante il gonfiore mediatico e la sinergia trovata tra collettivi, sindacati e sinistra istituzionale, perché tra amici ed amichetti ci sono sempre delle incomprensioni ma alla fine si fa sempre pace.

La settimana scorsa Ellyetta è stata in visita a Sant’Anna di Stamezza (Lucca) e propio qui ha lanciato una proposta legge contro la propaganda nazi-fascista, dichiarando “Non c’è libertà di espressione sul fascismo, che non è un’idea ma un reato. Dobbiamo darci degli anticorpi collettivi” – e che – “Le radici di quel male possono ripresentarsi in forme diverse, anche nella quotidianità sono presenti odio è discriminazioni.”
Sull’idea di un decreto antifascista invece risponde: “È una proposta di legge importante e necessaria su cui sono state raccolte 250.000 firme e credo che sia il momento di portarla in Parlamento dove era arrivata ormai la scorsa legislatura. Chiediamo, insistiamo che venga calendarizzata al più presto”.

Non c’è niente da fare: da qualsiasi lato si giri il Partito Democratico, quest’ultimo rimane sempre lo stesso: il partito della borghesia, del marciume della politica, dei diritti negati, delle condanne al popolo, dei salotti dei benpensanti, dei giornalisti e dei loro servi, della repressione con o senza divisa, dell’odio ideologico e classista. E come sempre l’ultima carta da giocare (così come nel periodo Renzi e prima ancora di lui) è quella dell’antifascismo in assenza di fascismo.
Usare questo modus operandi per sconfiggere la destra non funziona, anzi regala ancora quel poco di consenso ad una parte nulla di questo paese: quella che sta gettando in povertà milioni di italiani e di cui il PD non è il suo opposto ma bensì il suo “miglior alleato”.
Che dire? Il Partito Democratico rimarrà sempre lo stesso: NIENTE…il niente circondato delle proprie ossessioni.

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