di Luigi Cortese
Barchini “in fila” al molo Favarolo: questa è la scena a cui si è assistito nella giornata di ieri a Lampedusa. Alle 17, del 12 settembre, infatti, si sono contati 2.472 immigrati arrivati in solo 59 dei 68 sbarchi segnalati a Lampedusa. Questo a partire dalla mezzanotte. Dall’alba si sono registrate “file” davanti al molo Favaloro in attesa di potere sbarcare. Il primo blocco di 15 approdi, 9 dei quali direttamente sulla terraferma, è avvenuto fra la spiaggia dell’Isola dei Conigli, Cala Croce e Guitgia nonché al molo Favarolo, che ha portato sull’isola 477 persone. Situazione che si è protratta fino a sera andando a sfondare la soglia dei 2.500 immigrati sbarcati in un giorno.
Da quello che si apprende quasi tutti i barchini soccorsi, o giunti direttamente sulla terraferma, sono salpati da Sfax, in Tunisia. La maggior parte degli immigrati hanno dichiarato ai soccorritori di essere originari di Nigeria, Sierra Leone, Sudan, Ciad, Tunisia, Guinea e Camerun e di aver pagato, per la traversata dai 1.000 ai 5.000 dinari tunisini ciascuno. Per la cronaca 5.000 dinari al cambio corrente sono circa 1500 euro.
Il Governo Meloni ha dimostrato al mondo di poter far peggio di tutta la sinistra italiana, polverizzando qualunque record detenuto dal PD o da Governi cosiddetti tecnici. Sono ormai vecchi e sbiaditi ricordi quelli dove vedevano un’agguerrita e passionaria Giorgia che si erigeva a paladina anti immigrazione, quando con il suo compagno di coalizione, Matteo Salvini, invocavano il blocco navale, la costruzione di muri e le navi della Marina Militare a pattugliare il Mediterraneo. Oggi il Governo di Centro Destra si limita a fare viaggi per cercare di comprare, con fondi europei, i servigi di Governi stranieri perché applichino la mano dura sulle partenze degli immigrati, così da non scontentare i suoi “amici” europei.
C’è da segnalare come gli “amici” europei della Meloni, in special modo Francia e Germania, oggi chiudano le porte all’Italia sull’immigrazione; il ministro trans-alpino, Gérald Darmain, ha annunciato la volontà di blindare i confini tra Mentone e Ventimiglia adducendo di aver registrato un aumento pari al 100% dei flussi migratori dall’Italia.
Meloni ha senza dubbio certificato il fallimento su tutta la linea: il programma di Governo presentato agli elettori, meno di un anno fa, è ormai carta straccia, dimostrando senza alcun dubbio che tra il suo esecutivo, quello di Draghi e quello di Conte non c’è mai stata, e a questo punto mai ci sarà, alcuna differenza.