di Gloria Callarelli (fonte: https://geopolitika.ru/en/article/alexander-dugin-satanism-putting-matter-spirit)

Pubblichiamo la risposta del filosofo russo Alexander Dugin alla domanda del giornalista Peter Vlasov sul satanismo. La risposta, interessante, abbraccia una visione dell’attuale società che non solo si allontana dal Bene perseguendo stili di vita senza Dio, ma agisce anche per distruggere l’ordine delle cose e per fare del male. E fa dei nomi…

Peter Vlasov: Quello che lei chiama satanismo può essere considerato un costrutto ideologico o è solo un principio di negazione, di distruzione?

Non dovremmo partire dal satanismo, ma da Satana, dalla figura che viene chiamata con questo nome, se siamo persone credenti, allora per noi è un fatto ontologico. E per le persone non credenti, il satanismo non ha senso. Chi è Satana, Lucifero, il Nero? Egli è un angelo, cioè l’eterna mente celeste. Egli è la prima, suprema creazione di Dio che si è ribellata contro Dio. Questa è l’origine di tutti gli attacchi a Dio, del materialismo, dell’ateismo, dell’idea che gli uomini senza Dio possano costruire un mondo migliore.

Vediamo questo principio nell’umanesimo, nello sviluppo della scienza moderna e nella dottrina sociale del progresso. Satana non è solo distruzione o entropia, ma una volontà cosciente di distruggere. È ribellione, distruzione dell’unità in nome del trionfo della molteplicità. Non è solo un indebolimento dell’ordine divino, ma la volontà di romperlo. Quando il corpo è indebolito, è una cosa, ma quando c’è una forza, come il cancro o altre malattie naturali, che porta il corpo a decadere, è un’altra cosa. Satana è la mente, la volontà di decadere, non solo la decadenza stessa, che è già una conseguenza.

In un certo senso è un credo, una religione, un’anti-chiesa. È la “chiesa nera” incarnata nella moderna cultura occidentale, nella scienza, nell’educazione, nella politica. Qui vediamo non solo la decadenza, ma la riluttanza a costruire ordine, gerarchia, ad elevare i principi della scienza, della mente, del pensiero, della cultura alla più alta unità, come nella civiltà tradizionale, all’inizio gerarchico – perché la gerarchia terrena imita il rango angelico. Oltre a questo rifiuto di fare il bene, c’è anche la volontà di fare qualcosa di direttamente opposto, di fare il male. Quando guardiamo agli ucraini, a Biden, a Soros, a Macron, vediamo una volontà attiva e aggressiva di distruzione.

Il satanismo presuppone necessariamente una strategia cosciente e un impulso deliberato che generi un vigoroso movimento di masse umane. Le masse possono distruggere la cultura tradizionale con la loro stupidità, passività, inerzia – questa è una proprietà della massa in quanto tale, ma qualcuno spinge questa massa in una direzione distruttiva, qualcuno la dirige, la orienta. È qui che appare il principio del soggetto in opposizione a Dio (così come l’uomo nel suo significato più alto). È in tutte le religioni: stiamo parlando di questa volontà cosciente del soggetto di costruire una civiltà invertita contro Dio.

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