di Niccolò Ruscelli

Nel tesoro degli antichi riposa la saggezza del presente. Riscoprendo i reperti storici, illuminiamo le vie del passato e apriamo le porte del futuro. Siamo andati a Savona ad intervistare un ragazzo del luogo che ha scoperto un importante diario dal contenuto inedito risalente alla prima guerra mondiale.

Ecco la sua storia: “Mi chiamo Andrea Cavalleri e sono un giovane collezionista di militaria. Ho 24 anni ma la mia grande passione è nata parecchi anni or sono. Sin in tenera età nutrivo uno smodato interesse per la storia, ero un bambino diciamo “anomalo”: a 5/6 anni i miei coetanei guardavano alla tv i cartoon, io invece history channel. Nutrivo interesse principalmente per i fatti riguardanti la prima e seconda guerra mondiale. Questo mio interesse mi portava, e parlo ovviamente sin dall infanzia, a “bazzicare” i vari mercatini dell’antiquariato alla ricerca di oggetti, cimeli, per me testimonianza del passato. Ovviamente, essendo piccolo, ho acquistato oggetti non propriamente “originali”, ma con gli anni, grazie alla passione, alla ricerca, senza peccare di presunzione, mi ritengo, anzi mi ritengono, oggi, un valido e accurato esperto del settore.”

Ed è così che Andrea ha scoperto, pochi giorni fa, un diario interessante risalente alla Prima Guerra Mondiale. Una scoperta unica, importante: “Il diario – racconta – apparteneva ad un ufficiale della Prima Guerra Mondiale, dell’artiglieria, ed è corredato da alcuni suoi disegni artistici che fece poi nel 1945 a Coltano, (in provincia di Pisa) e in altri campi prigionia, dove fu tenuto prigioniero in un secondo momento perché aderì alla Repubblica sociale italiana, insieme a suo figlio. Purtroppo il diario si ferma agli anni ’20”.

Gli ideali dell’uomo appaiono subito chiari nel testo: “Dal diario si nota benissimo che era un uomo che visse secondo i principi di Dio, Patria e Famiglia, non tirandosi mai indietro al dovere. Fedele prima al Re e poi, post 8 settembre, all’Italia e all’onore. Aggiunse anche foto e cartoline, mappe delle postazioni e foto catturate dagli austriaci. Credo che una testimonianza importante, che debba essere conosciuta da chiunque, per tramandare la memoria, i valori e la storia di tali uomini.”

Un inedito affascinante, di una storia passata, in cui possiamo scorgere tutte le sfumature dell’italiano ai tempi, possiamo sentire a pelle la fotografia dei sentimenti provati in alcuni dei più grandi avvenimenti del 900′; ad esempio il lacerante dolore nella disfatta di Caporetto. Questo sconvolgente frammento, riguardante la disfatta di Caporetto, lascia indelebile nella mente e nel cuore il monito e gli ideali di chi combatteva. Un monito per tutti gli uomini, anche oggi.

(…) col cuore oppresso e le lacrime agli occhi, pensando che si abbandonava una formidabile postazione senza combattere, pensando all’immane disastro che piomba sull’amata patria, il cui suolo il nemico, dal tallone ferrato, già calca orgoglioso e briaco di ferocia e di alcool !
O patria mia, chi non ha avuto in quel giorno l’anima angosciata, chi non ha sentito in quell’ora il grido degli oppressi, lo strazio che si faceva dei figli tuoi, chi non ha pianto per te lacrime amare, di vergogna e di duolo, sia maledetto per sempre…

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