di Luigi Cortese (foto X)
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella giornata di ieri a Torino, dove si trovava per intervenire al Festival delle Regioni, ha mandato un avvertimento al Governo Meloni. Proprio nei giorni in cui la Meloni, con il suo esecutivo, sta decidendo ulteriori tagli al settore della sanità per poter scrivere la manovra di bilancio. Le parole del Presidente della Repubblica sulla sanità pubblica “un patrimonio prezioso, da difendere e adeguare”, sono un serio avvertimento a chi ancora oggi taglia la sanità a discapito dei cittadini ed a favore dei privati.
Mattarella continua con: “La riflessione delle Regioni, in dialogo con il Paese e con la società, è particolarmente importante”. Parole che il Presidente della Repubblica pronuncia riflettendo sulle richieste per la sanità avanzate dagli enti regionali.
L’assist del Presidente non sfugge ai Governatori, senza distinzione di colore politico, che sono già sul piede di guerra per la mancanza di risorse in legge di bilancio. Nella nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, il rapporto spesa sanitaria/Pil, che quest’anno è al 6,6 per cento, nel 2024 scenderà al 6,2 per cento, nel 2026 al 6,1. In piena controtendenza con chi in Europa, Francia e Germania, vanta un rapporto che supera il 10 per cento. Fa pensare il fatto che lo stesso Ministro Orazio Schillaci aveva chiesto tempo fa di aggiungere risorse per 4 miliardi. Proprio il suo ministero nell’ultimo monitoraggio ha rilevato che in sette regioni i livelli essenziali di assistenza sanitari non sono sufficienti.
Chi non perde tempo a intervenire sul monito del Presidente dalla Repubblica è Elly Schlein, Segretaria del PD, che da quando è stata eletta ha sempre puntato molto sul diritto alla salute, pubblica e gratuita, che criticando la scelta del centrodestra dichiara: “Tutte le persone devono sapere che Giorgia Meloni, mentre cerca un nemico al giorno, sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute”. A farsi sentire sono anche i 5stelle che chiedono di rivedere il Titolo V della Costituzione, togliendo la sanità dalle “grinfie” delle regioni e centralizzandone la gestione.
Comunque non posso soprassedere nel ricordare, sia alla Schlein che a Conte, che i loro partiti negli ultimi 10 anni sono stati al governo del paese e durante le loro legislature non hanno fatto nulla per il problema sanità. Eppure i Governi Conte avevano i numeri per chiedere la revisione del Titolo V della Costituzione ma allora il caro “Giuseppi” non se ne ricordò. Quindi oggi, oltre a fare campagna elettorale, mi chiedo quale sia la reale volontà del Governo ma anche delle opposizioni: è mai possibile che in Italia siamo arrivati a soglie di assistenza pari a quelle del Burkina Faso? Attendiamo una risposta dai protagonisti di questa querelle, forse si degneranno mai di spiegarci come mai della Sanità si ricordano solo quando sono in campagna elettorale?
niente da commentare perche’ mi fanno vomitare tutti. Chi e’ che vendutisi alla grande finanza e, non trascurabile, alla FRATELLANZA UNIVERSALE, ( da dove provengono tutti i capo di stato italiani) hanno portato alla rovina il paese come gia’ successo in precedenza in Grecia..hanno anche il coraggio di lanciare moniti? la finzione continua, come pure e’ tutta una finzione costruita quella della Schlein che dovrebbe interrogare il suo compagno sinistro ex ministro della salute (inventato) una volta hanno registrato un film che si intitolava ” non ci resta che piangere” ora oltre che piangere non ci resta anche che vomitare!