di Luigi Cortese

In un’ Italia sempre più patria dello Psico-Reato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ne inventa un’altro. Dopo essersi recato alla scuola ebraica di Milano per portare la propria solidarietà, alla notizia che alcuni studenti del capoluogo lombardo avrebbero inneggiato alla Palestina a pochi giorni dall’attacco contro Israele, ha dichiarato: “Se è vero che alcuni collettivi scolastici hanno inneggiato ad Hamas alla morte dei ragazzi israeliani, vanno perseguiti dalla legge. Farò partire immediatamente nostre ispezioni nelle scuole coinvolte, chiedendo alla Procura di promuovere un’azione penale per odio razziale. L’azione di Hamas è infame. Queste persone devono essere perseguite dalla Procura della Repubblica e spero finiscano in prigione. Sono di mentalità nazista: personaggi che devono essere isolati e condannati senza se e senza ma”.

Ormai il Governo Meloni è alla ricerca dello Psico-Reato, situazione che ricorda i Governi Conte e Draghi che durante la pandemia hanno perseguito chiunque non si allineava al pensiero unico. È bene ricordare che l’Italia della prima Repubblica era fortemente pro Palestina e che il popolo palestinese subisce angherie dagli israeliani da decenni. Non vogliamo assolutamente giustificare l’attacco, ma bisogna comprendere che si inquadra in un contesto di guerra continua e che impedire a chiunque, giovani compresi, l’opportunità di confronto perseguitandoli persino nelle loro idee si configura come repressione e censura. Di memoria sovietica perfino. Sembra un deja-vu… russia-ucraina.

Esiste un pregresso sulla striscia di Gaza che è storia e che non si può e non si deve sottovalutare. Si chiamano fatti. Tutto il resto, a partire dalle bandiere israeliane comparse sugli edifici pubblici, spiace dirlo ministro, ma è propaganda.

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