di Luigi Cortese
Yasser Arafat, nato il 24 agosto 1929 a Gerusalemme, è stato una figura di primo piano nella storia della Palestina. È stato un leader carismatico e un combattente per i diritti del popolo palestinese.
Cresciuto in Egitto, dove ha studiato ingegneria civile all’Università del Cairo. Nel 1948, dopo la creazione dello stato di Israele, Arafat si unì al movimento di resistenza palestinese. Nel 1957, fondò l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), che divenne il principale gruppo di liberazione palestinese. Arafat guidò l’OLP per oltre 30 anni. Durante questo periodo, l’OLP è passato dallo status gruppo di liberazione a principale partito della Palestina.
Nel 1988, Arafat ha riconosciuto lo stato di Israele e ha accettato la risoluzione 242 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che prevede la creazione di uno stato palestinese. Questo riconoscimento ha aperto la strada agli accordi di Oslo del 1993, che hanno istituito l’Autorità nazionale palestinese (ANP).
Arafat è stato eletto presidente dell’ANP nel 1996. Durante il suo mandato, ha cercato di costruire uno stato palestinese indipendente, ma ha incontrato forti resistenze da parte di Israele. I negoziati di pace tra Israele e l’ANP sono stati difficili e complessi. Nel 2000, il vertice di Camp David ha fallito, e nel 2001 è scoppiata la seconda intifada.
Arafat è morto il 11 novembre 2004 all’età di 75 anni. La causa della morte è ancora oggetto di dibattito. I risultati di un’autopsia condotta da esperti francesi e russi hanno concluso che Arafat è morto per cause naturali. Tuttavia, un rapporto pubblicato nel 2012 da un gruppo di esperti svizzeri ha concluso che Arafat è stato avvelenato con il polonio 210, con una presenza bella suo corpo di 18 volte superiore alla norma. La conclusione del rapporto svizzero è stata contestata da Israele e da alcuni esperti. Israele ha affermato che il rapporto svizzero è basato su prove inaffidabili, mentre gli esperti hanno affermato che la quantità di polonio-210 trovata sul corpo di Arafat potrebbe essere stata dovuta a una contaminazione ambientale.
La morte di Arafat ha lasciato un’eredità politica e culturale controversa. I suoi sostenitori lo considerano un eroe nazionale che ha dedicato la sua vita alla causa palestinese. I suoi detrattori lo considerano un terrorista responsabile della morte di centinaia di innocenti. Senza ergersi a biografi di Yasser Arafat, posso dire che è stato una figura politica di primo piano nel conflitto arabo-israeliano per oltre 30 anni, guidando l’OLP dal 1969 al 2004, svolgendo un ruolo fondamentale nel processo di pace in Medio Oriente.