di Luigi Cortese (foto X)

Nessuno è innocente nella guerra in Medio Oriente neanche gli Stati Uniti“, questa è l’affermazione dell’ex presidente americano, Barack Obama, in un’intervista al podcast ‘Pod save America‘, gestita da ex membri dello staff della sua amministrazione. Obama ha anche detto: “Siamo tutti i complici. Anche io ho provato a risolvere la situazione e ne porto ancora le cicatrici“.

E’ stata un’intervista che è destinata a lasciare il segno, Barak Obama non ha risparmiato niente e nessuno, arrivando anche a parlare “dell’attivismo su TikTok” che, secondo lui, “non racconta la verità ma racconta UNA verità“. Obama ha voluto anche sottolineare che la questione mediorientale è “complessa“, arrivando a dire: “Da una parte gli attacchi di Hamas sono orribili e ingiustificabili, dall’altra l’occupazione di Israele è stata opprimente. Da una parte muoiono civili a Gaza che non c’entrano nulla con Hamas, dall’altra c’è lo sterminio degli ebrei nel corso dei secoli. E si potebbe andare avanti per ore“.

Le parole di Obama, come prevedibile, hanno suscitato non poche polemiche. La Republican Jewish Coalition (RJC) ha immediatamente risposto con un attacco all’ex Presidente accusandolo “di essere complice delle morti e della sofferenza dell’ultimo mese passate in Israele e a Gaza, a causa delle sue politiche passate“.

La questione israeliana sta mutando notevolmente i rapporti politici e personali, stiamo assistendo da qualche settimana a prese di posizioni sempre meno “amiche” nei confronti di Israele e della sua politica espansionistica. Chissà che la comunità internazionale arrivi mai a difendere apertamente la Palestina.

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