di Simone D’Aurelio
Poche settimane fa abbiamo visto Papa Francesco omaggiare Giorgio Napolitano: al di là della discussa figura dell’ex presidente della Repubblica Italiana, quello che colpisce è vedere come Francesco non ha dato il minimo segno della propria identità e del suo ruolo: con le mani giunte e il capo chino, il pontefice ha chiaramente fatto capire che per lui la religione non riguarda la res extensa ma è interpretata come una dimensione accessoria che deve essere vissuta solo quando c’è il consenso politico, istituzionale, e delle persone che abbiamo davanti a noi.
Il sacro si piega al profano, l’aseità si modella di fronte all’abalietà, il necessario diventa subordinato al contingente, e così dopo il tormentato pontificato di Ratzinger, vedere Francesco che abbandona qualsiasi segno, gesto e parola associabile a un cattolico ci lascia sbalorditi.
Non possiamo scordare in tutto questo il gesto plateale di mons. Paul Tscherrig che, sempre durante i funerali, si toglie la croce, probabilmente per non “disturbare” gli amici e i parenti del defunto. Questi episodi purtroppo non sono eventi rari e sporadici, ma un’insieme di casi crescenti che dimostrano come i vertici della Chiesa ormai sono in balia del mondo e della sua weltanschauung. Prendiamo due esempi lampanti: l’atteggiamento adottato durante il delirio covid, dove Francesco ha detto chiaramente che la Chiesa deve “obbedire” alle istituzioni, e anche le posizioni poco chiare e sottotono prese in queste guerre internazionali, anzi i flirt con Zelensky con tanto di visite istituzionali dimostrano una certa omologia con le tesi del mondo neoliberale.
Anche se c’è una parte sana, che continua a lottare, un “piccolo resto” che vive nella Chiesa e la fa vivere, oggi possiamo dire che il massimo potere riconosciuto dalla maggioranza è di ordine politico, o economico, dove non vi è più nulla che viene legittimato tramite la storia, il logos, la metafisica e le religioni. Il profano ormai detta le condizioni sul sacro, e si mette al centro del mondo, in modo autoreferenziale, creando un vero e proprio Leviatano, dove è lo stato a modellare l’uomo e non viceversa come accadeva nell’odiato (e mai compreso) ancien regime. Vediamo però che questa via depaupera le religioni, rendendole inutili, perché a questo punto se la teologia viene modellata in base ai tempi, alle voglie e agli interessi dei gruppi non ci sarà nulla di vero e di certo all’interno del mondo religioso, e se tutta la Tradizione cessa di esistere,ogni cosa diventa alterabile e modellabile in base ai conflitti di forze.
Ci ritroviamo sullo sfondo di fronte anche a un’aut-aut a cui non possiamo sfuggire: o la religione legittima il profano, oppure il profano è anche “divino” e pretende di incoronarsi da solo. A questo punto, se optiamo per la seconda via si può arrivare e creare delle pseudo religioni, artificiali, che sembrano reali ma all’interno sono uno zero metafisico e vivono solo per legittimare il sistema e il potere. In questa escatologia contemporanea ci è chiaro perché poi alcune sette di protestanti, arrivate a modulare la teologia sulla base della sociologia proclamano santa Greta Thumberg e tutti i personaggi amati dal mondo, oltre a questo però dobbiamo notare anche che i suddetti atteggiamenti diventano inutili, dato che gli interessi degli uomini si concentrano verso l’infinito, l’Essere, la vita, Dio, cercando un confronto con quel “radicalmente altro” che Esiste per davvero, e che non può essere falsificato da queste religioni-fantoccio.
Ecco perché le chiese dei Valdesi, e dei protestanti sono vuote, ed ecco spiegato anche il calo consistente di fedeli cattolici che vivono riti e preghiere sempre più insipide, dove dal teocentrismo si è passati verso l’antropocentrismo, perdendo di vista Dio, ma anche i veri fedeli.
Il mondo delle apparenze però a livello contemporaneo non tocca solo la religione: se guardiamo infatti anche la politica ci accorgiamo che questa in apparenza è una democrazia, con tanto di riti e formalità, ma nella realtà ci ritroviamo con una maggioranza rappresentata dagli astensionisti, che ormai non sono più compresi da decenni, con voti uguali in entrata ma non in uscita, e con un sistema che ormai decide in autonomia i suoi massimi rappresentanti gli uomini al comando e le decisioni da attuare, senza alcun vincolo di controllo da parte dell’elettore. Di nuovo il falso potere
prova a creare delle scatole cinesi, che nascondo la legittimità del potere tra formalismi religiosi e politici.
Questo regno della tautologia, non però riguarda solo questi mondi ma toccando la religione si tocca tout court tutto il resto: basta pensare alle relazioni, dove tutti siamo interconnessi, sempre sorridenti e tolleranti, ma chiusa la porta delle apparenze e del progresso vediamo che i rapporti stanno toccando picchi di infantilismo, individualismo e depressione unici, con milioni di italiani che ormai proiettano le angosce e i loro malanni nel lettino dello psicologo, mentre riconoscono “buono”, “giusto” e “legittimo” che la società li ha resi dei consumatori senza volto, e che non hanno nessuna traccia di felicità, di umanità e di speranza nel loro animo.
Bellissimo articolo solo ci sarebbero moltissime cose da dire su Bergoglio….
Che cosa vuoi dire se non che lui stava coi colonnelli e si schierava con loro per difendere i suoi falsi dei di coccio e di Marmo mentre dava l’ordine di di catturare torturare ed uccidere non solo ai nemici politici dei regime ma anche i veri cristiani, si era fatto scudo dei fascisti per far tacere coloro che dichiaravano la buona notizia,come comandato da Gesu e dai suoi santi apostoli.
Non parliamo di tutte le zozzerie che sta benedicendo in vaticano compresi l’aver praticato l ‘idolatria piu becera invitando un gruppo di stregoni sacrtdoti
Sudamericaniche hanno portato in vaticano una sorta di bambola di stracci la pachamama attribuendole onori come fosse una deità .
Giusto, solo dopo l’apertura alle politiche lbgt non possiamo dire che il sacro è del tutto evaporato? ??
Da lla sua costituzione come religione di stato sotto Costantino e’ diventata una setta del cristianesimo veto quello fondato da Gesu