di Luigi Cortese

La commissaria UE degli Affari Interni, Ylva Johansson, rispondendo a Bruxelles su una domanda diretta sull’accordo siglato dalla Meloni e l’Albania sui migranti ha detto: “La nostra valutazione preliminare è che l’intesa tra Italia e Albania non viola il diritto comunitario ma è al di fuori di esso”. In poche parole l’Europa non aprirà alcuna procedura di infrazione contro l’Italia, e non verrà imposto alcun divieto.

Quindi nei centri di accoglienza albanesi varrà esclusivamente il diritto italiano, che sul diritto d’asilo ha margini più ampi di accoglienza.

Il terzo comma dell’articolo 10 della Costituzione recita: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione Italiana, ha il diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”. Mentre le regole europee restringono tale interpretazione di sull’asilo dando spazio solo a casi ben specifici, un qualsiasi giudice italiano, valutando un ricorso presentato da un migrante del centro albanese, non dovrà rifarsi alle norme europee e quindi potrà applicare direttamente la Costituzione con margini di accoglienza maggiori.

Quindi prepariamoci a vedere il moltiplicarsi di sentenze che accordano l’asilo politico: questo solo grazie al pressapochismo del centrodestra che, pur di asserire di contrastare l’immigrazione, sigla accordi senza capire le bestialità che mette in campo.

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