«Siamo profondamente scioccati e turbati dalla violenza inaudita di quanti oggi durante la manifestazione contro ogni violenza, svoltasi a Roma, hanno accerchiato e poi assaltato la nostra sede. In assetto da guerra, manifestanti hanno lanciato bottiglie, pietre e fumogeni, serrande divelte, vetri spaccati con spranghe, abbattimento delle telecamere e vari tentativi di incendiare la sede, nonostante il presidio delle forze dell’ordine. Fortunatamente, i nostri collaboratori oggi non erano fisicamente presenti all’interno dell’ufficio.
La maschera è caduta mostrando il vero volto del transfemminismo: un movimento aggressivo, violento, pericoloso e ideologico che non tollera chi la pensa diversamente da loro e a cui non interessa nulla delle povere donne vittime di femminicidio. L’assalto alla sede di Pro Vita & Famiglia rappresenta un attacco alla libertà di tutte le donne che non si riconoscono nei vaneggiamenti è nella violenza di questi movimenti, gli stessi che pretenderebbero di entrare all’interno delle scuole per promuovere corsi di educazione al rispetto contro la violenza, il bullismo, educazione all’affettività è sessuale.
Ci aspettiamo dai politici che hanno partecipato alla manifestazione, Schlein e Gualtieri una presa di distanza netta è di condanna delle violenze perpetrate non solo nei confronti di Pro Vita & Famiglia ma anche nei confronti di tutte quelle centinaia di migliaia di famiglie che sostengono è credono nei nostri valori. Se pensano di poterci intimidire con la loro brutale violenza, si sbagliano. Continueremo a lavorare a testa alta per promuovere il valore della vita, della famiglia è della sacrosanta libertà di educazione». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.
Femminicidio… non vale per per tutte le bimbe massacrate dentro il grembo materno. Sfilano contro la violenza ma dimenticano dimenticano gli innocenti e assaltano la sede di chi cerca di proteggerli.
Complici i politici.
Mi fanno letteralmente tutti schifo e non ritengo il dialogo utile. Non si dialoga con la melma.
Bravissima, concordo in pieno con te!
qui ci vuole la galera……………………………………. costruiamo dei gulag, dove rinchiudere tutti i maschi sporchi, brutti, cattivi ed assassini. da docente, vi posso garantire che l’educazione sessuale ( altro che sentimentale) non passerà………………………… il disegno è chiaro: portare la cultura transgender nelle scuole usando come paravento l’educazione sentimentale……..