di Luigi Cortese

La C40 Cities è una rete globale di città impegnate nella lotta contro i cosiddetti cambiamenti climatici. Fondata nel 2005 da Ken Livingstone, all’epoca sindaco di Londra, la C40 è stata inizialmente composta da 40 città, da cui deriva il suo nome. Tuttavia, nel corso degli anni, la rete si è espansa includendo ora più di 90 città in tutto il mondo.

L’obiettivo principale della C40 è affrontare quelle che chiamano le sfide “legate ai cambiamenti climatici”, con un focus specifico sulla riduzione delle emissioni di gas serra e sull’adattamento agli impatti climatici. La C40 lavora come una piattaforma collaborativa in cui le città condividono esperienze, idee e pratiche. In Italia le città che fanno parte della rete C40 sono Milano e Roma; proprio il capoluogo lombardo fa parte del Comitato Direttivo della rete.

Forse non tutti ricordano che l’adesione della città di Milano risale al 2009, quando alla guida della città c’era una Giunta di Centrodestra con sindaco proprio la forzista Letizia Moratti. La scelta della Moratti già allora sollevò diverse preoccupazioni e critiche. Addirittura molti dissero che la decisione di unirsi a C40 fu più una mossa politica che una reale volontà di affrontare le problematiche ambientali a livello locale. La Moratti, già nota per la sua posizione ambivalente sulle questioni ambientali, sembrava utilizzare l’adesione alla rete come una strategia per migliorare la propria immagine piuttosto che come un impegno concreto. In poche parole la sua adesione fu vista come un atto simbolico privo di ogni strategia di attuazione.

Grazie a quella politica, dell’apparire, messa in atto dal Centrodestra, oggi Milano, guidata dal sindaco Sala, si trova in pole position per diventare una delle prime “smart cities” mondiali, città che saranno laboratorio per azioni integrate volte, secondo le loro dichiarazioni, a cercare di “invertire il ciclo”, appunto, del fantomatico, “cambiamento climatico”. In queste smart cities sarà facile poi integrare moduli di controllo sociale, che oggi sembra sempre più di attualità, rendere sempre più poveri i cittadini con spese obbligatorie su abitazioni e veicoli per rispettare le loro regole.

In conclusione: il Centrodestra, e in particolar modo Letizia Moratti, sono stato un sonoro fallimento per la città di Milano che oggi si trova ad affrontare sfide di libertà a causa soprattutto di questa politica autoreferenziale. Sala sta propagandando le sue idee, ma se questo è possibile, dobbiamo anche ringraziare la Moratti e i suoi assessori.

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