di Gloria Callarelli

Il nostro giornale ha intervistato in esclusiva, per la prima volta dopo la sentenza di Roma, Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, condannato insieme ad altri a oltre otto anni per “non aver commesso il fatto” , come preferiamo specificare noi, visto che, da filmati e da prove presentate in aula durante il processo, la sentenza con l’accusa di “devastazione” per la protesta del 9 ottobre a Roma, è assolutamente debole, poco credibile, e priva di riscontri oggettivi tanto da far pensare, pesantemente, ad una sentenza politica. Proponiamo uno stralcio dell’intervista che potrete seguire interamente live mercoledì 27 dicembre alle 21 sul canale Facebook di Fahrenheit2022.

Roberto Fiore: perchè questa sentenza si può definire politica?

La sentenza si può definir politica essenzialmente perchè le persone vengono condannate non vengono condannate per ciò che fanno, ma perchè appartengono a Forza Nuova. L’elemento più evidente a proposito è la condanna a Luca Castellini che non si avvicina minimamente alla CGIl, ha una bandiera in mano, non dice nulla e non fa nulla. Come si fanno a dare otto anni di carcere se non per il fatto che Luca Castellini non lo era allora, ma lo è adesso, vicesegretario di Forza Nuova?

Perchè è importante la figura di Ignoto 1?

Ignoto1 è importante perchè è quello che apre la porta della CGIL: se non fosse stato per lui la porta non sarebbe stata aperta. Il mandato di cattura iniziale parla di “sfondamento” da parte dei manifestanti, uno dei tantissimi falsi. La porta viene aperta da questo Ignoto 1, che fa una serie di passaggi come fosse una persona esperta e che conosceva l’edificio, finendo il suo percorso all’interno dell’edificio parlando con una persona che viene identificata come carabiniere. Non ci sono dubbi su chi sia. Ci si deve congratulare con giornalisti come Sansonetti che ha fatto una vera inchiesta. Il silenzio dei giornali in generale, invece, fa capire che il Deep State controlla con energia tutta la struttura mediatica.

Landini, segretario nazionale della CGIL, che già chiese lo scioglimento di FN, dopo le sentenze parla di “non generica azione violenta ma di vero assalto coordinato”. Cosa vuole rispondergli?

Uno degli aspetti importanti è proprio il ruolo della CGIL e di alcuni esponenti della CGIL che parlano e dicono cose strampalate, assurde, chiaramente false, che il pm decide di non portare al processo. Secondo la sua verità ad esempio, Landini, segreteraio della CGIL, verrrà avvertito solo dopo gli eventi. Che ruolo ha in tutta questa azione lui e tutta la CGIL?

Si può parlare ancora di giustizia in Italia?

No, non si può parlare di giustizia in Italia. Quanto accaduto quel 9 ottobre avviene di fronte a migliaia di persone: quello che è evidente dai filmati è che non facciamo nulla. Un’accusa nei nostri confronti non regge. La vox populi e le persone che incontro ogni giorno mi chiedono: come è possibile una condanna a 8 anni per chi non ha fatto nulla? Quindi come possiamo credere ancora in questa giustizia?

Roberto Fiore, nell’intervista che terrà in esclusiva per il nostro giornale sul canale Facebook Fahrenheit2022, parla anche delle denunce che ha depositato contro la Procura di Roma e contro la Digos, ritornando sulla figura chiave di W1 e sul ruolo della CGIL, e dell’attacco alla sede di Pro Vita e Famiglia da parte di gruppi di “femministe” di pochi giorni fa che, provvidenzialmente, mette a nudo l’incongruenza e l’incoerenza procedurale giudiziaria rispetto al 9 ottobre. Infine annuncia le azioni politiche per il prossimo futuro. Da non perdere.

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