di Gloria Callarelli

La dittatura sanitaria, unita a quella digitale ed ecologica, avanza. E lo fa in pompa magna, festeggiando ogni conquista tecnologica. Peccato che ogni macchina infernale che la tecnlogia possa oggi realizzare, si traduce nell’ennesimo tassello che andrà a ridurre le libertà ed ingrassare multinazionali e filantropi vari che nei progetti dell’Agenda 2030 hanno investito.

L’ultima diavoleria è stata inaugurata poco prima di Natale nientemeno che da Sanchez, presidente spagnolo vicino a Soros, appena rieletto dopo il patto con gli indipendentisti catalani e nel caos delle proteste spagnole. Si tratta di MareNostrum5.

Supercomputer progettato con particolare attenzione al miglioramento della ricerca medica europea, MareNostrum 5, si legge nel sito dell’UE, “è pronto (indovinate un po’) a rafforzare la ricerca nello sviluppo di farmaci e vaccini, nelle simulazioni di diffusione del virus, nell’intelligenza artificiale e nelle applicazioni di elaborazione dei big data. La macchina supporterà anche le tradizionali applicazioni HPC, come la ricerca sul clima, l’ingegneria, la scienza dei materiali e le scienze della terra. Essendo uno dei supercomputer più potenti al mondo, MareNostrum 5 offre un ambiente ideale per la ricerca all’avanguardia ed è destinato a dare impulso alla ricerca e all’industria europee”.

Mateo Valero, direttore del BSC, ha dichiarato : “ I supercomputer sono strumenti al servizio della scienza e dell’ingegneria, acceleratori della teoria che consentono lo sviluppo di gemelli digitali in campi molto diversi ed essenziali per la società, come il cambiamento climatico o la medicina di precisione. Siamo molto orgogliosi dell’arrivo del nuovo MareNostrum 5, una delle macchine più importanti in Europa e nel mondo per avanzare nelle grandi sfide della scienza, come il gemello digitale della Terra, che cerchiamo di sviluppare nell’ambito di il progetto Destination Earth, una delle grandi scommesse dell’Europa per combattere il cambiamento climatico; o gemelli digitali umani, che serviranno a creare farmaci più efficaci per curare malattie che oggi sono difficili da curare, tra le altre. La presentazione di MareNostrum 5 apre la strada al prossimo MareNostrum 6, che speriamo incorporerà la tecnologia europea, una pietra miliare che potrebbe diventare realtà tra 5 o 6 anni.” 

Mare Nostrum 5 è di proprietà dell’impresa comune EuroHPC ed è gestito da un consorzio a guida spagnola che comprende anche Portogallo e Turchia. Uno simile è già in Italia e si chiama Leoanrdo. Il supercomputer è stato cofinanziato con un budget totale di circa 151 milioni di euro dalla EuroHPC JU e dal consorzio Mare Nostrum 5.

Una macchina da guerra pronta per condizionare le nostre vite nella prossima pandemia o emergenza, come agenda 2030 comanda. Che Dio ci scampi da questi prossimi Terminator.

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