di Luigi Cortese

Il 2024 parte in salita per il centro destra a guida Meloni: dai guai giudiziari della famiglia Verdini, che tirano dentro la Lega e Salvini, a quelli dei deputati di Fratelli d’Italia che festeggiano il capodanno a colpi di pistola.

Giorgia Meloni si ritrova a dover fare i conti con due situazioni a dir poco imbarazzanti. Il suocero e il cognato di Matteo Salvini coinvolti in un’inchiesta di corruzione, situazione che non dovrebbe in nessun modo colpire lo stesso numero uno del Carroccio salvo il fatto che in un’intercettazione i Verdini parlano di un accordo proprio con la Lega. Quindi giustamente le opposizioni hanno chiesto che il ministro vada in parlamento a riferire su questa scabrosa situazione.

Poi c’è il “botto” di capodanno: il sottosegretario Delmastro, mentre festeggiava l’arrivo del nuovo anno alla ProLoco di Rosazza, veniva raggiunto dal collega di partito, il deputato Emanuele Pozzolo, che gli avrebbe mostrato la sua nuova arma, la mini-pistola North American arms LR22. Dalla pistola di Pozzolo sarebbe quindi partito un colpo che ha ferito un uomo di 31 anni alla gamba; il deputato, a quanto sembra, avrebbe utilizzato l’immunità parlamentare per evitare il test dello STUB, negando di aver sparato.

Queste due situazioni, diametralmente opposte, sono due grattacapi per la Premier Meloni, che si trova oggi sotto il fuoco incrociato delle opposizioni che invocano le dimissioni. Certo in un paese normale i due soggetti avrebbero rassegnato le dimissioni proprio per salvaguardare il governo da attacchi gratuiti, ma siamo in Italia un paese dove i politici sono affetti da una strana patologia, la “poltronite”, che li incolla alla sedia parlamentare in modo quasi perpetuo. Meloni dovrebbe intervenire almeno ritirando gli incarichi di governo in modo precauzionale, ma la poltronite, vedrete, glielo impedirà.

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