di Vincenzo Maida
Si conclude sabato 6 gennaio la XIII edizione del Presepe Vivente nei Sassi di Matera. A dispetto dei tentativi posti in essere da alcuni Presidi, tra cui uno della capitale, di boicottare il Presepe che, a loro dire, avrebbe potuto irritare gli studenti provenienti da famiglie che professano altre religioni, o da alcuni prelati che nel Presepe hanno sostituito Maria e Giuseppe con due donne, in omaggio alle coppie omo genitoriali, definiti “imbecilli” da altri esponenti più accorti della Chiesa, la riproposizione del Presepe Vivente nello scenario, che definire suggestivo è poco, dei Sassi di Matera è stata ancora una volta un successo. Una tradizione, quella del presepe, che si dimostra, dunque, immortale.
“Ci aspettavamo un risultato positivo –ci dice Pinuccio Capuano- una delle 200 tra attori professionisti, figuranti, rievocatori storici e compagnie teatrali provenienti da tutta Italia- ma il livello di partecipazione di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia è stato al di sopra di ogni più rosea previsione”. Nei giorni 8, 9, 10, 16, 17, 29 e 30 dicembre e poi il 5 e il 6 gennaio del 2024, migliaia di persone si sono immerse in un’atmosfera magica e hanno percorso quattro chilometri partendo dal centro storico della città passando dal sasso Barisano prima a quello Caveoso dopo. Quest’anno è stato “Il presepe d’Italia: pane e pace”.
L’evento è stato organizzato da “Matera convention bureau” con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
L’idea progettuale ha unito nel format di questa edizione varie declinazioni artistiche: da quella rievocativa (l’Impero romano nel Sasso Barisano con le scene del Castrum, della Scuola Gladiatori, della Domus, delle Vestali rievocando la Giudea di 2000 anni fa) a quella figurativa (la partecipazione di numerosi figuranti che hanno dato vita alle scene del mercato e degli antichi mestieri) culminando in quella teatrale, vero elemento caratterizzante di questa edizione; quest’ultima magistralmente diretta dal regista lucano Gianpiero Francese di Opera Prima. La presenza di attori professionisti ha consentito di mettere in scena i momenti più emozionanti della nascita di Gesù. Giochi di luci, videomapping e proiezioni in 3D hanno arricchito l’evento. “La novità di questa edizione è la presenza, insieme a gruppi e figuranti materani, di associazioni culturali e compagnie teatrali provenienti da tutta Italia – ha spiegato Luca Prisco di “Matera convention bureau”– che fa di quello materano il ‘Presepe d’Italia’. La rappresentazione quest’anno ha racchiuso nel suo titolo due importanti parole di speranza e di condivisione “pane e pace” in ricordo del bellissimo messaggio eucaristico lanciato a Matera in occasione della visita pastorale del Santo Padre Francesco a conclusione dei lavori del congresso eucaristico nazionale”.