di Alessandro Cavallini
Spesso sentiamo dire che oggi politiche rivoluzionarie o antagoniste siano impossibili in quanto il potere reale è diventato fluido e non esiste più un Palazzo d’Inverno da conquistare. Tale affermazione è vera ma fino ad un certo punto. Se è vero che oggi il potere è molto più fluido rispetto al passato (non a caso si parla ormai di postmodernismo per sottolineare il fatto di essere entrati in una nuova fase storica), è altrettanto vero che negli ultimi anni ci sono stati comunque casi di personaggi politici che hanno preso decisioni in controtendenza e, apparentemente, irrealizzabili. Pensiamo banalmente alla Brexit. Abbiamo sentito dire da quasi tutti i media mainstream, e lo ascoltiamo ancora oggi, che l’uscita dall’Unione Europea è tecnicamente impossibile o almeno porta inevitabilmente a conseguenze economiche disastrose. Eppure non sembra che il Regno Unito stia così male. Lo stesso vale per l’immigrazione. Secondo i corifei del politicamente corretto questo è un fenomeno inevitabile che può essere solo governato e a cui non ci si può opporre. Eppure andate a vedere le politiche degli ultimi anni di Orban in materia e capirete come altre scelte siano sempre possibili.
E allora perché la situazione politica, soprattutto in Italia, sembra non poter mai essere cambiata? Pensate un attimo alla storia dell’attuale premier, Giorgia Meloni. Quando ha vinto le elezioni sono stati in molti a gridare al pericolo del risorgere del fascismo in Italia e tanti scommettevano che il suo governo non sarebbe mai nato o almeno sarebbe durato molto poco. Eppure è ancora lì che comanda. Il problema è che chi paventava un cambiamento concreto nella politica italiana, non si era accorto di un piccolo accadimento successo qualche anno fa. Stiamo parlando dell’ingresso della leader di Fdi, nel 2021, nell’Aspen Institute, uno tra i più prestigiosi tra i think thank statunitensi. Ricordiamo che la sezione italiana è presieduta da Tremonti e sono molti i nomi illustri tra i soci della stessa: Giuliano Amato, Marta Dassù, Gianni Letta, Paolo Savona, Romano Prodi, John Elkann e tanti altri.
E’ questo il vero problema che blocca da decenni la politica italiana. Dietro la falsa contrapposizione destra-sinistra, si celano tutti personaggi legati a varie organizzazioni transnazionali tipo l’Aspen. Chiunque ambisca a ruoli di comando, deve prima passare da questi Poteri Forti per essere accolto nell’alta società e inserito nella lista dei politici credibili. Da qui bisognerebbe partire per sperare in un reale cambiamento. Dovrebbe essere vietato a tutti i politici di far parte, o anche solo aver contatti, con questi gruppi segreti. Meglio ancora, agli stessi dovrebbe essere vietato di poter fare propaganda nel nostro paese ma questo, oggi, è probabilmente chiedere troppo. In attesa che tutto questo avvenga, il nostro consiglio è questo: diffidate di chiunque abbia contatti con questi Poteri Forti e, se proprio ambite a porre una crocetta sulla scheda elettorale, fatelo solo a favore di quei partiti e quelle persone che siano immacolate da questo punto.