di Redazione

Non passa (per ora) la legge sul fine vita in Veneto. Bocciate dunque le istanze (ora rinviate in Commissione) sostenute dal presidente della Regione Luca Zaia che aveva condiviso la proposta “mortifera” lanciata dall’associazione Coscioni.

«Esprimiamo soddisfazione per lo stop al progetto di legge sul “suicidio assistito” nella Regione Veneto, con il rinvio in Commissione a seguito della bocciatura dei primi due articoli che obbligavano tutte le strutture sanitarie regionali ad assecondare le intenzioni suicidarie dei cittadini. È molto positivo che nel centrodestra sia emersa una maggioranza contraria alla deriva eutanasica promossa dai radicali e dalla sinistra estrema, anche se resta grave il sostegno politico del Presidente Zaia e di altri consiglieri della Lega, di cui ci ricorderemo alle prossime elezioni. Auspichiamo che questo stop sia definitivo e che la Regione Veneto lavori per moltiplicare l’accesso dei cittadini che ne hanno diritto alle cure palliative per vivere degnamente anche in situazioni di grande sofferenza». Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus.

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