di Roberto Fiore
Vista la particolare pregnanza per il nostro paese del problema africano, Forza Nuova esalta il ruolo fondamentale dei popoli europei nella ricostruzione del continente nero; ricostruzione che sortirebbe l’effetto di tutelare il diritto dei popoli africani a vivere dignitosamente nella propria terra. Già nel 1997, 27 anni fa, FN enunciò queste verità mai udite prima. Media e partiti allora non capivano l’importanza e la gravità del fenomeno immigratorio né si pensava ad una soluzione del problema che fosse strutturale ed a 360 gradi. La politica iniziava a dividersi fra la posizione “reazionaria” leghista che parlava di alzare muri (ma in realtà favoriva l’ impiego di manodopera afro-asiatica a basso costo) e la posizione “progressista” viziata dal buonismo multiculturale che sponsorizzava (mentre vi speculava) l’arrivo in Italia di milioni di disperati. Oggi, Giorgia Meloni, con il suo Piano Mattei, riprende la visione di FN.
Ma vanno fatte delle precisazioni essenziali: lascia perplessi, innanzitutto, il fatto che l’attuale governo ultra-atlantista chiami il suo progetto “Piano Mattei”. Enrico Mattei fu infatti un uomo che si affermò come costruttore della sovranità energetica nazionale, affrancata dalla schiavitu’ del Deep State, cioè angloamericani e Mafie. Non sapeva, però, o non capì, che quella schiavitù era stata consacrata, con accordi palesi e protocolli occulti, già dall’8 settembre 1943, quando il governo della penisola passò dalle mani degli italiani a quelle degli Alleati anglosassoni. Proprio la rottura di quei protocolli occulti gli costò la vita. Inoltre, l’Africa, pur ricchissima di materie prime e di una popolazione in rapidissimo progresso demografico ed educativo, è pesantemente indebitata nei confronti della istituzioni finanziarie internazionali. Il problema attuale è, quindi, il finanziamento di questo esplosivo sviluppo.
La situazione è la stessa degli Anni ‘60; mentre si liberava totalmente dal dominio coloniale, il Continente intuì di avere un’enorme possibilità di ricchezza se si fossero costituiti Stati indipendenti e sovrani che, in fraterna collaborazione, avessero cooperato nello sfruttamento delle enormi risorse naturali. Questo non avvenne perché le strutture coloniali, francese e britannica, furono sostituite da un neocolonialismo liberista e sfruttatore. Potrà Giorgia Meloni sganciarsi dal neocolonialismo liberista? Potrà Giorgia Meloni affiancarsi al percorso vincente, degli ultimi mesi, Burkina Faso, Niger e Mauritania che hanno cacciato i francesi ed inaugurato un periodo di ricerca della libertà?
Due sono i personaggi che si stagliano nella recente storia africana come portatori del seme rivoluzionario. Uno è Thomas Sankara che, leader del Burkina Faso e ispiratore dei movimenti di liberazione nazionale di altri paesi, attaccò la Francia riuscendo a nazionalizzare le risorse. Egli, addirittura, inizia una grande opera di rimboschimento del territorio opposta alla propensione dei poteri coloniali a permettere al deserto di avanzare. L’ampliamento costante e continuo del deserto impedì ai popoli del Sahel lo sviluppo e la natalità. Non tutti lo sanno ma il deserto cresce se l’uomo lo lascia crescere. Sankara è l’uomo del grande tentativo di liberazione e dignificazione dei popoli africani. Ricordiamo che il nome “Burkina Faso”, che egli diede alla nazione, significa in lingua diulà, “terra degli uomini liberi”.
Altra figura straordinaria nel panorama africano fu il Colonnello Mu’ammar Gheddafi che elaborò la Terza Teoria Universale, molto vicina alla Terza Posizione di Evita Perón. E’ un dato di fatto che i movimenti nazionali e rivoluzionari degli anni ‘70 si rifecero sia alla teoria peronista che alla Terza Teoria Universale di Gheddafi. Negli ultimi anni della sua vita e del suo governo, egli strappò ampi spazi al deserto con la forestazione e con il ritorno all’agricoltura. Già Benito Mussolini negli anni 1937/1939 organizzò l’emigrazione in Libia di 90mila contadini, in gran parte veneti, per sconfiggere il deserto e allargare a dismisura il territorio agricolo. Gheddafi cercò poi di realizzare una operazione importantissima: creare una grande moneta unica africana circolante in tutti gli Stati, sul mise dell’euro in Europa. Per questo egli venne ucciso, per questo venne ucciso Saddam Hussein.
Chi tocca la moneta, chi si avvicina alla sovranità monetaria, incontra la morte.
A volere la morte di Gheddafi furono Sarkozy e gli americani. Sarkozy è stato accusato di un comportamento infamante: cioè aver rubato miliardi della Libia e di Gheddafi, dopo essere stato finanziato nelle campagne elettorali proprio dal colonnello libico. Non solamente assassino, ma anche traditore.
Non si capisce come l’Italia possa prendere in mano l’egemonia della liberazione di questi popoli quando è più che alleata con americani, francesi e inglesi che sono stati protagonisti della distruzione dei tentativi di libertà sia in Burkina Faso sia in Libia sia nel resto dell’Africa. Il tentativo di creare moneta africana è l’elemento più importante nella questione del Piano Mattei. Vale a dire: come intende finanziarsi il piano? Gli Stati africani dovrebbero emettere moneta sovrana. Agendo come fece l’Italia nel momento in cui furono create decine di città come Sabaudia, Latina (Littoria) ed altre perchè il Presidente del Consiglio dell’epoca ebbe l’intelligenza di capire che una costruzione di stampo romano poteva avvenire solamente nel completo dominio della moneta e quindi nel completo controllo della finanza.
Giorgia Meloni ha detto che l’obiettivo era di far arrivare alla Tunisia 190 miliardi di dollari e quindi sostanzialnmente di mantenere il solito rapporto di dipendenza. Prima vengono concessi prestiti e poi si ricavano interessi mentre la popolazione africana soffre per tagli alla spesa sociale e a pensioni. È ovvio inoltre che in qualsivoglia progetto di sviluppo le banche devono essere fatte fuori ed il debito che strizza l’Africa, azzerato.
Si parla molto di impianti fotovoltaici e di energie alternative ma non si capisce che il più sconvolgente e rivoluzionario progresso in campo energetico, politico e sociale che si potrebbe fare in Africa è il ritorno all’agricoltura e alla forestazione del Sahara. Chi pensa che questo sia impossibile non conosce la storia e non sa che per secoli e secoli, durante il periodo romano e anche successivamente, il Sahara fu verde e produttivo da un punto di vista agricolo.
Bisogna tornare alla logica che si opponeva alla Libia come ” scatole di sabbia” applicandola ad un concetto romano per cui la Terra è la vera base del progresso e della sussistenza economica e alimentare, nonchè della pace e della giustizia.
Se l’Africa sarà “meloniana”, il battage propagandistico durerà poco e si esaurirà nella prassi dei compromessi e delle distorsioni del passato. Se l’Africa invece sarà Romana nella sua impostazione di sviluppo e di organizzazione, sarà granaio del mondo e diverrà il continente con il maggiore sviluppo economico-sociale. Contemporaneamente, sarà sempre più forte una Chiesa Cattolica Africana profondamente spirituale e tradizionale (ha già mostrato i suoi artigli in diverse questioni di dottrina) che è, già oggi, vero argine all’Islam e bandiera di affrancamento dalla schiavitù.
Onestamente non capisco come la famiglia Mattei ,non vieti alla donna che ci governa di usare. Il nome di un progetto che non si avvicina per niente al vero Piano Mattei ,nonché il nome della persona piú capace e più onesta che la storia italiana abbia mai avuto ! Ciò mi sorprende moltissimo ,considerando che poi l’unico scopo della Meloni ,da buona quale é ,é che si stá semplicemente riempendo la bocca usando appunto il Piano Mattei ,solamente per fini propagandistici ,ma soprattutto per tentare di convincere quanti Paesi Africani può ,al fine di non vederli aderire a patti economici conCina e Russia ,per mantenerli ancora schiavi di USA e Paesi Europei ! La sua “missione é come al solito “a stelle e striscie “ non per vantaggi al nostro Paese ! Vorrei veramente che la famiglia Mattei proteggesse il buon nome di Enrico …..e il suo grande Piano che ,come ho giá detto,non ha nulla a che vedere con quello odierno !