di Luigi Cortese

L’ingerenza europea sulle leggi nazionali: questo dovrebbe far emergere la protesta degli agricoltori che ormai divampa in tutta Europa. Il cosiddetto primato del “diritto UE” su quello interno dei paesi membri deve essere messo sotto accusa. Il diritto UE, che è prettamente improntato su logiche neoliberiste e globaliste, molte volte va in contrasto con gli interessi nazionali.

In Italia la prevalenza del “diritto comunitario” su quello italiano è frutto di un percorso che ha portato all’adeguamento della Corte Costituzionale Italiana con la sentenza n 170/1984 conosciuta come “Granital”, dopo questa sentenza tutte le norme dotate di “effetto diretto” hanno la prevalenza sulle norme interne che risultino contrastanti, portando così le norme italiane ad essere non applicate dalla pubblica amministrazione e dalla giustizia. La cosa più scabrosa è che le norme europee posso comportare deroghe anche alla stessa Costituzione, con unico limite imposto sui “principi supremi” dell’ordinamento costituzionale.

L’attacco a questa ingerenza dell’Unione Europea viene da Varsavia. La Polonia si ritrova a dover fronteggiare un attacco al cuore del suo ordinamento: la Corte di Giustizia UE ha dichiarato “incompatibile” con la legge europea il sistema disciplinare dei magistrati polacchi. Arrivando ad “ordinare” l’immediata sospensione delle competenze della sezione disciplinare della Corte Suprema Polacca, comminando una sanzione di un milione di Euro per ogni giorno di mancato adeguamento alla decisione. La risposta della Polonia è stata quella di ribadire la separazione tra potere legislativo e funzione giurisdizionale.

Ci ritroviamo ora davanti al palese tentativo di smantellamento dello stato di diritto, perché con la scusa del “dialogo tra le Corti” si tenta di imporre diritti nuovi in spregio agli organi rappresentativi di uno Stato. L’Unione Europea usa poi il sottile “ricatto” delle sanzioni, o del blocco dei fondi, per far capitolare gli stati; adesso c’è una richiesta di avvio di procedura di infrazione contro la Polonia, e potrebbe essere finalmente la fine di questa politica ricattatori dell’UE.

Share via
Copy link
Powered by Social Snap