di Luigi Cortese

La Russia lancia un attacco missilistico contro l’Ucraina, con un missile che arriva a 20 km dal confine polacco per poi virare verso Leopoli. Tanto è bastato per mandare in tilt l’apparato NATO e far alzare gli F16 per sorvolare lo spazio aereo dei paesi dell’alleanza atlantica.

Sull’accaduto è intervenuto anche l’ex Presidente della Federazione Russa, Dmitry Medvedev, che ha dichiarato che se dovesse esserci una guerra tra Russia e Nato sarebbe “l’Apocalisse, la fine di tutto”. Si è fatto sentire anche il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, per chiarire che gli obiettivi della Russia in Ucraina restano invariati.

Per far sobbalzare l’Unione Europea non bastavano i missili russi, ma è arrivato anche il giornalista statunitense Tucker Carlson, che ha intervistato il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin. Atto che potrebbe costargli l’avvio di sanzione da parte dell’UE. L’ex primo ministro belga, Guy Verhofstadt, oggi Euro-Parlamentare, ha dichiarato che è logico che venga avviata un indagine su Carlson, visto che Putin è considerato “un criminale di guerra”, ed ha proposto di imporgli un “divieto di viaggio”, descrivendolo come un “portavoce” di Donald Trump.

Tucker Carlson, sostenitore della teoria dei brogli elettorali che hanno portato alla sconfitta di Trump, fu allontanato da FOX News nel 2023 proprio per questo motivo. Carlson nella sua attività di giornalista ha sostenuto le teorie cospirazioniste ed antivacciniste del Covid19, si è schierato contro l’ideologia LGBTQ+ e quella femminista, si è sempre dichiarato ammiratore di Vladimir Putin. Oggi la sua intervista potrebbe sconvolgere la realtà artefatta dai media di sistema e questo fa paura al sistema stesso che corre ai ripari minacciando ripercussioni. Non ci resta che aspettare la pubblicazione dell’intervista a Putin, che, scusate il gioco di parole, si preannuncia una bomba.

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