di Luigi Cortese

24 febbraio 2024: 2 anni esatti dall’inizio dell’operazione speciale russa in Ucraina. Oggi il gotha europeo è andato a Kiev per celebrare l’amico Zelensky, ma tutti dimenticano fatti importanti. Il primo è il popolo che è stanco di questa guerra; il secondo che l’occidente sta finanziando una guerra estranea per mantenere l’economia bellica.

Washington, Londra e Bruxelles infatti continuano a voler finanziare la guerra di Zelensky: si perché è ormai palese che si tratta di una guerra personale del presidente ucraino spinto dai suoi amici occidentali. Nessuno ha voluto veramente la pace, perché i fondi stanziati dai vari stati sono stati praticamente la fonte di finanziamento dell’industria bellica americana.

L’Ucraina ha bisogno di pace, e, come dico da due anni, questa pace deve tener conto di 10 anni di conflitto, volutamente taciuto, del Donbass dove si è assistito a crimini di guerra perpretati dalle milizie ucraine del battaglione Azov. La pace deve necessariamente partire da lì.

Se veramente i leader occidentali vogliono la pace devono necessariamente smettere di fornire armi a Kiev, e spendere queste risorse per mediare la pace tra Russia e Ucraina, rispettare gli accordi di Minsk e concedere l’indipendenza alle auto proclamate Repubbliche del Donbass e di Lugansk. La pace ha solo questa strada, ma veramente, agli occidentali interessa?

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