di Gloria Callarelli
Vi avevamo già raccontato la storia di Ingrid Busonera, una donna di 39 anni che si è sottoposta alla vaccinazione anti-covid e che oggi vive una “disabilità” indotta. Ingrid, a distanza quasi di un anno dall’ultima intervista che facemmo con lei, non ha avuto alcun miglioramento, tutt’altro. Oggi Ingrid è invalida ben oltre il 50% e l’ultimo test, cui si è sottoposta senza crederci nemmeno troppo, l’ha ulteriormente preoccupata. Questa è la sua intervista.
Ingrid, grazie della tua disponibilità. Ci racconti di questo test/esperimento che hai fatto e perchè?
Ho fatto questo esperimento perchè avevo letto a suo tempo di qualcuno che, dopo il vaccino, aveva posto delle calamite sul torace. Calamite che poi si attaccavano. Devo dire la verità: ero un po’ scettica su questo fatto ma sono rimasta molto sorpresa quando ho scoperto che effettivamente anche su di me avviene. Ho provato anche con una calamita più pesante, perchè ho pensato che magari fosse quella troppo leggera ad attaccarsi alla pelle; invece ho scoperto che con quella più pesante non cambia nulla. Si attacca e si attacca esattamente sopra al cuore, sul torace.
La causa, secondo alcuni medici, è da ricercarsi nel grafene inserito nei vaccini. Hai chiesto ad un dottore un parere?
Sinceramente no. So quanto sono abituati a prenderci in giro in certi casi, non mi azzardo nemmeno. Io non so darmi una risposta.
Qual è la tua situazione attuale?
La mia situazione attuale, post vaccino dopo le tre dosi, è una pericardite cronica che mi tiene sotto terapia perchè non appena la riduco ho delle continue ricadute e recidive; poi ho neuropatia delle piccole fibre (patologia in principio confusa con la fibromialgia e poi diagnosticata tramite biopsia), immunodeficienza cellulo-mediata secondaria acquisita, infiammazione mulsisistemica di basso fondo (ossia con indici di infiammazione e flogosi VES e PCR nergativi), attivazione anomala dei mastociti (malattia MCAS), DISAUTONOMIA pots (tachicardia ortostatica posturale), frequenti riattivazioni di herpes-virus zoster, varicella e epstein barr. La situazione è questa: ho in pratica una disabilità al 75% ridotta a causa della tachicardia ortostatica posturale che, quando peggiora la pericardite oppure ho recidive, non è controllata neanche con le pastiglie di betabloccante. E continuo a non ricevere supporto dalle istituzioni.
A chi vorresti raccontare quello che ti sta avvenendo?
Se avessi la possibilità di parlare con qualcuno, sicuramente l’appello sarebbe per il ministro Schillaci oggi e per gli assessori regionali alla salute. Noi danneggiati abbiamo bisogno di ambulatori che si prendano carico di noi. Ambulatori a livello regionale, multispecialistici, con medici preparati che possano prendere in carico pazienti con affetti avversi e più patologie. La maggior parte di noi ha dei problemi cardiaci perchè dopo il vaccino sono state sviluppate miocarditi, pericarditi o, come nel mio caso, miopericarditi. Non avendo avuto una diagnosi precoce, grazie al negazionismo dei medici, mi porto dietro la forma cronica. Ho necessità di un cardiologo ma i tempi della sanità sono abbastanza larghi quindi spesso e volentieri sono costretta a rivolgermi a specialisti privati sia perchè ho bisogno di fare visite in tempi brevi, senza aspettare i tempi dell’USL, sia perchè per due anni i medici della sanità pubblica hanno negato che io avessi dei danni facendo sì che questi danni si trasformassero in qualcosa di cronico mentre, come mi hanno confermato successivamente altri specialisti, la mia pericardite se presa subito si sarebbe risolta senza nessuna problemantica in sei mesi. Cosa non avvenuta perchè sono così dal giugno 2021.
Le problematiche sono molte. Servirebbe un lavoro d’equipe.
Abbiamo bisogno di neurologi perchè la maggior parte di noi ha sviluppato patologie neuromuscolari: neuropatie, sclerosi multipla e così via. Ma c’è bisogno di diversi specialisti che devono lavorare in un team, un’equipe: oltre al neurologo occorre un cardiologo, un pneumologo, un reumoatologo, un immunologo ed infine di un endocrinologo che si occupino delle sindromi multiendocrine indotte da proteina Spike. Dobbiamo essere presi in carico: non possiamo fare viaggi pesanti e devastanti a livello fisico ed emotivo, a centinaia di euro, da Nord a Sud, per fare visite specialistiche e non essere seguiti quando abbiamo necessità.
Fai uso di farmaci?
La maggior parte di farmaci che sto assumendo sono sperimentali, li stanno provando su di me/noi e costano. Assumo quotidianamente la terapia convenzionale con antinfiammatori e betabloccanti per pericardite cronica e tachicardia ortostatica, in più integratori di potassio per una sindrome poliendocrina e non mi spiego come mai, pur essendo farmaci prescritti dal cardiologo della Usl e ritenuti essenziali, sia costretta a pagarli, ad eccezione di uno che mi consegna l’ospedale. La cura di un mese costa 350 euro. Gli esami che dovremmo fare per mettere in chiaro tutta la situazione e che si fanno in certi laboratori costano anche oltre 3mila euro. Chi si può permettere controlli così? Non so nemmeno se riuscirò mai a fare degli esami che pure sarebbero fondamentali per inquadrare la mia situazione per intero e capire se avevo già una predisposizione genetica ai miei disturbi o se effettivamente ci sono state mutazioni dovute ufficialmente al vaccino.
Qual è il tuo stato d’animo oggi?
La situazione fisica non è migliorata ma ho cambiato l’approccio mentale, accettando questa situazione e impegnando le energie nella guarigione. Ovviamente c’è rabbia per il danno e c’è incomprensione per l’atteggiamento recidivo di Speranza. Ma a questo punto a me non cambia nulla quello che dice lui: l’importante ora è risolvere i problemi dei danneggiati e la loro salute e ciò che oggi è prioritaria è l’istituzione di laboratori che ci possano prendere in carico e che ci aiutino, se non a guarire, per lo meno a vivere in una situazione dignitosa con un minimo di salute.
che senso ha buttar in vacca l’intervista di una danneggiata con la menata della calamita e del garfene? c’è al più aneddotica da suggestione o burle, come per la menata bluetooth
far un esperimento scientificamente serio ad es tra membri gruppi/associazioni danneggiati no?
se qualche traccia di grafene, ammeso ci sia, in pochi mg iniettati genera una forza magnetica come ci fosse 100g di costoso magnete alle terre rare, senza manco spender energia per magnetizzarlo, mi metto a far magneti (oltre ai pseduo vax finché tira)!
Se sai leggere, IO Ingrid BUSONERA, rispondo :Io non so darmi una risposta.
Questo per chi sa leggere e interpretare significa: non so quale sia la causa e non so dare una spiegazione, non significa E’ STATO IL GRAFENE!!!
Saluti
Noi ci indigniamo di fronte alle ingiustizie, puntiamo l’indice accusatore contro i colpevoli, ma per aiutare le vittime che cosa facciamo?
Davvero, Ingrid, spero che tu possa stare sempre meglio.