di Luigi Cortese

La parabola di Matteo Salvini sembra essere ormai in fase discendente e per lo più quasi senza freni. Dopo la bagarre tra lui e la premier Meloni, per la frase sulle elezioni russe, ad isolare il capitano sono Marine Le Pen con il suo partito Rassemblement National (RN), nato dalle ceneri del Front National, e i tedeschi di Alternative für Deutschland (AfD) che non parteciperanno all’evento organizzato per sabato a Roma dal partito PanEuropeo Identità e Democrazia.

Quanto accaduto accende una luce sulla leadership di Salvini: i big del Carroccio iniziano ad avere serie perplessità sulla linea dettata dal segretario e Matteo Salvini sembra ormai essere ad un bivio. Proprio in queste ore è previsto un confronto tra Salvini ed i suoi fedelissimi, confronto che avrà il suo perno sulla linea politica e le candidature in vista delle prossime Europee. Da via Bellerio arrivano voci che parlano di perplessità dovute per lo più allo schiacciamento a destra del partito, tanto è che si parla di una precettazione dei parlamentari leghisti pur di evitare sedie vuote sabato. Tra i grandi assenti probabilmente si annovereranno i governatori Luca Zaia e Massimiliano Fedriga.

Certo che l’occasione per la fronda anti-Salvini è ghiotta e a farsi sentire è anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che dichiara: “Se si facesse un congresso molte tensioni si eliminerebbero”. In poche parole sembra quasi che l’era salviniana sia arrivata al capolinea e ora, probabilmente dopo le europee, assisteremo alla battaglia interna per il nuovo leader.

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