di Redazione
Per il presidente del più grande fondo sanitario belga, Christian Mutualities, il problema dell’invecchiamento della popolazione si può risolvere solo attraverso l’eutanasia. Come si legge su bioedge.org, gli ultraottantenni raddoppieranno entro il 2050, passando dai circa 640.000 attuali a 1,2 milioni creando, problemi sociali.
Non è questione di soldi, afferma, ma “non ci sono abbastanza operatori sanitari per svolgere questo lavoro”. Per questo motivo, secondo Mutualities, la soluzione è aprire all’eutanasia per gli anziani. Anche in Italia si sta cercando di introdurre da più parti l’eutanasia. Il nostro paese, noto per il tasso di invecchiamento altissimo e per la bassa natalità, in questi mesi sta vivendo un’aggressività istituzionale e politica sul tema: il Veneto di Zaia, la Liguria di Toti, l’Emilia Romagna di Bonaccini e molte altre realtà locali hanno spinto per farne una legge, in alcuni casi riuscendoci.
A questo punto il dubbio sorge spontaneo: che questi tentativi liberali e progressisti, che nascondono dietro la maschera di un diritto un vero e proprio delitto, ci sia la stessa teoria? A questo punto non si può davvero escludere e il popolo deve cominciare a svegliarsi: non può esistere un diritto alla morte di Stato, non esistono casi in cui questo può essere accettato. Altrimenti, a lungo andare si accetterà tutto: perfino che gli anziani vengano visti come uno scarto da eliminare e che uno Stato potrà decidere di farlo. Una domanda sorge spontanea: ma il signor Christian Mutualities invecchierà? E che farà sulla soglia dei 60, 70, 80 anni se qualcuno dovesse dirgli oggi muori perchè sei troppo vecchio? Si farebbe uccidere? Sarebbe interessante saperlo.
Questa domanda me la sono posta anch’io ! Questo Christian Mutualities ,pensa di essere eterno ,come un Dio ,o sa che diventerá anche lui vecchio ?
L’eutanasia solo per determinati e pochissimi casi poteva essere segno di umanitá ,sensibilitá verso persone che soffrono indicibilmente ,senza possibilitá di essere curate e salvate ,ma sempre considerando l’immancabile scelta libera degli interessati . Peró il dubbio può venire che questa porta ,di libera scelta ,sia stata aperta per ben altri fini …come sempre ! Si é verificato proprio questo con la “libertá “ nei costumi sessuali ,si é tentato di inculcare nella gente comune che l’omosessualitá non é una depravazione ma una libera scelta dell’individuo ,come scegliere un gelato ,(al cioccolato o alla crema …questione di gusti ?) ,e si sta giungendo piano piano a sdoganare la pedofilia ,questione di gusti ? No ,troppo amore per i bimbi ! Ci arriveremo sicuramente a questo orribile crimine ! Sará dunque lo stesso per l’eutanasia ?
Cara Patrizia, hai colto benissimo le modalità con cui procede la sovversione dell’ordine naturale, modalità di cui sono esperti i radicali italiani. Si prendono dei casi limite, come ad esempio quelli di Eluana Englaro, Piergiorgio Welby e Fabiano Antoniani (noto come dj Fabo), e gli si dà una risonanza mediatica senza precedenti; improvvisamente il tema dell’eutanasia diventa un’emergenza che pare essere avvertita da tutti; si moltiplicano gli interventi di quei parlamentari che chiedono una legge; i giudici ordinari colmano il “vuoto legislativo” con le loro sentenze; la Corte costituzionale denuncia l’inerzia del Parlamento e gli “impone” di legiferare; ultimo passo: diventa legale il suicidio assistito del consenziente (e magari tra non molto anche del dissenziente). Il tutto, in nome della dignità della persona e del suo diritto all’autodeterminazione, nobili parole che nascondono l’affermarsi di un nuovo darwinismo sociale: nel “meraviglioso” mondo che i signori del World Economic Forum ci stanno preparando, sarà meglio che i deboli e gli improduttivi tolgano il disturbo (per ora volontariamente, domani chissà).
Mi vengono in mente le parole di Amintore Fanfani alla vigilia del referendum del 1974: “Volete il divorzio? Allora dovete sapere che dopo verrà l’aborto. E dopo ancora, il matrimonio tra omosessuali. E magari vostra moglie vi lascerà per scappare con la serva!”. Con quella frase, l’autorevole politico della Prima Repubblica dimostrò un senso della Storia che è del tutto assente nei politici attuali.
Christian mutualities è il nome del fondo.in Belgio han concesso eutanasia a una di 23 anni perché depressa, figuriamoci agli ultraottantenni.
ma un tempo non ci si suicidava senza problemi?
tutta la faccenda per paura di un poco di sofferenza e/o di sbagliare e restare in vita magari non proprio bene.ma perché si dovrebbe contribuire, nel senso di pagare,anche se uno non è d’accordo,per ammazzare qualcuno?