di Coordinamento Fare Squadra

Con un’intervista al violinista Guido Rimonda (cui rimandiamo), il quotidiano ” La Verità”, in edicola l’11 aprile, ha portato all’attenzione del pubblico la grande, dimenticata figura del geniale e visionario compositore piemontese, Giovanni Battista Viotti che fu padre dell’inno nazionale francese, fondatore dell’Accademia Nazionale Britannica per le Materie Umanistiche e le Scienze Sociali (British Academy) e inventore dell’archetto per violino moderno.

Ammirato da Haydn, Beethoven, Brahms e Mozart ebbe come allievi Kreutzer, Rode e Bayllot. Eppure, in Italia, è virtualmente sconosciuto. Per porre rimedio a ciò, il violinista Guido Rimonda ha animato l’organizzazione di un grande evento denominato “Viotti e Stradivari, la ricerca della perfezione” che si terrà a Vercelli fino a martedì 2 giugno.
Saranno esposti violini costruiti da Stradivari espressamente per Viotti. Nel corso della rassegna si esibiranno in concerto violinisti di fama internazionale. Secondo compositori ed esecutori a lui coevi, Viotti era supeiore a Niccolò Paganini che, apertamente, lo considerava il suo Maestro. Recenti studi filologici e scientifici hanno dimostrato che fu Viotti il vero autore de “La Marsigliese”, ben 11 anni prima che de Lisle se la intestasse. Nel 1783, Viotti, costruì, interamente a sue spese, un teatro a Parigi diventando, oltre che musicista, imprenditore e impresario di sé stesso. Trasferitosi Londra nel 1813, fondò la Royal Philarmonic Society.

Viotti è un ennesimo poliedrico genio nazionale che l’Italia non ha saputo valorizzare.

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