di Gloria Callarelli (foto copertina: RAINEWS – Protezione Civile)

“Tempeste e nebbia”. Un quadro sorprendente del tempo usato come arma di guerra è offerto dal vice-ammiraglio. William F. Raborn, vice capo delle operazioni navali incaricate della ricerca e dello sviluppo, nella rivista periodica, Naval Institute Proceedings.

In un documento scovato nel sito cia.gov si parte da un articolo pubblicato nel 1963 e si legge come l’ammiraglio Raborn parli della possibilità di come “deviare le tempeste verso le comunicazioni nemiche, causare fenomeni meteorologici distruttivi o controllare il tempo per aiutare un esercito. Un generatore di inseminazione delle nuvole: potrebbe essere impiegato in condizioni meteorologiche adeguate per produrre precipitazioni che interferirebbero con il funzionamento di dispositivi o veicoli radioguidati o telecomandati. Abbiamo già fatto i primi passi verso lo sviluppo di una capacità di guerra ambientale“.

In un altro documento sempre conservato negli archivi CIA si legge: “Gli Stati Uniti in passato hanno segretamente seminato nuvole sul Vietnam del Nord, sul Laos e sul Vietnam del Sud per aumentare e controllare le precipitazioni per scopi militari. L’operazione Pop Eye. Fonti governative, sia civili che militari, hanno affermato durante una vasta serie di interviste che il programma di cloudseeding dell’aeronautica militare è stato mirato a ostacolare il movimento delle truppe e delle attrezzature del Vietnam del Nord e a sopprimere il fuoco dei missili antiaerei nemici. Alcuni funzionari del Dipartimento di Stato protestarono affermando che gli Stati Uniti, alterando deliberatamente le precipitazioni naturali in alcune parti dell’Indocina, stavano correndo rischi ambientali di proporzioni sconosciute. Ma molti sostenitori dell’operazione non hanno trovato nulla di sbagliato nell’usare la modificazione del clima come arma militare. “Cosa è peggio”, ha chiesto un funzionario all’epoca, “sganciare bombe o piovere?”. “Abbiamo usato quella roba per la prima volta intorno all’agosto del 1963″, ha detto un ex agente della CIA.”L’agenzia ha preso un aereo della Air America Beechcraft e lo ha fatto equipaggiare con ioduro d’argento,” avrebbe dichiarato. Con loro anche Russia e Cina a compiere esperimenti del genere.

La Convenzione del 1976 sulla proibizione dell’uso militare o di qualsiasi altro uso ostile delle modifiche ambientali proibisce qualsiasi modifica climatica militare o ostile che causi effetti diffusi, duraturi o gravi come mezzo di danno a qualsiasi parte, ed è stata firmata da 78 nazioni, tra cui Stati Uniti, Italia, Cina, Giappone, Russia e Regno Unito.

Nonostante ciò i fenomeni degli ultimi giorni in Oriente, negli Stati Uniti ed anche in Italia fanno pensare. Precipitazioni di mesi cadute in un solo giorno, cielo grigio-giallo, sole offuscato. Scie chimiche sul banco degli imputati ma per alcuni ingegneri ci sarebbe la possibilità di uno stravolgimento meteo utilizzando l’energia dei radar Doppler. Lo studio negli Stati Uniti dopo un fenomeno metereologico importante in Texas e Luisiana, dieci volte superiore a quelli che comunemente le città e le costruzioni sono abituate a sopportare. Questi radar sono stati installati negli anni Novanta su tutto il territorio statunitense e, attraverso l’energia a microonde, secondo le ricostruzioni di alcuni studiosi, vanno a modificare le correnti atmosferiche, rendendole devastanti.

Gli effetti di questo meccanismo di manipolazione si sono notati ad esempio a Dubai, dove si sospetta sia stato il fenomeno del Cloud seeding a provocare il diluvio che in poche ore ha messo in ginocchio il paese. Ma gli stessi fenomeni atmosferici si sono verificati in Germania, UK, Italia, soprattutto a Nord e a Nordest con, nelle scorse ore, piogge in quantità eccezionali, inondazioni e nei mesi scorsi con la famosa grandinata che in Friuli e Veneto ha sfasciato auto e case, neanche fosse un bombardamento. La presenza di basi militari Usa sul territorio scatena i complottisti. Come sempre a pensare male si fa peccato ma…

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