di Gloria Callarelli

Per salvare il pianeta dalla “minaccia fantasma” mi verrebbe da dire, parafrasando il titolo del noto film “Guerre stellari”, Bill Gates vuole che tutti noi mangiamo la già nota carne sintetica prodotta in laboratorio. E questo lo sappiamo. L’ultima novità, però, è che questa carne sia “completata” (condita sarebbe davvero improprio dirlo), pensate un po’, con i combustibili fossili.

Per restare in tema cinematografico, se fossimo nel film Psyco non ci stupiremmo di nulla, al massimo avremmo un po’ storto il naso. Ma purtroppo siamo nella realtà. E la proposta è autentica. E, incredibile ma vero, ha del seguito. Nel suo diario, Gates ci fa sapere che ha già investito molto sulla cosa, in particolare in un’azienda denominata Savor, e che ci tiene affinchè tutti possano insieme a lui, mangiare questi cibi e salvare il pianeta magari, aggiungo io, avvelenandosi un poco alla volta. La ricerca affinchè questo cibo sia più accessibile, dunque, va avanti e, ahimè, fa pure adepti. Gente che si scandalizza perchè circa il 50% della terra abitabile del pianeta è ad uso agricolo, gente felice di produrre burro che non è burro, gente che l’importante è “il successo sta nella concentrazione di gas serra atmosferici e negli ettari di diversi ecosistemi preservati o ripristinati”.  Nella loro visione anticristiana la terra non ha certo la funzione principale di dare frutto. Ma deve essere abbandonata o al massimo servire per ospitare centinaia di orrendi (e chissà anche poco utili) pannelli fotovoltaici.

Nessuno ha chiesto al nerd di fare il “salvatore”, eppure Bill Gates si è auto proclamato tale, autoconvincendosi di essere il padrone del mondo e di decidere, insieme a un manipolo di ricconi come lui, magari apolidi, urbi et orbi, cosa dobbiamo mangiare, come dobbiamo essere curati, come vivere. Ovviamente producendo solo distruzione.

Vi lascio con un estratto dei suoi “appunti”: grazie a Dio le cose le scrive. Che restino a futura memoria di chi, nella storia, non crederà mai fino a che punto questi si sono potuti spingere.

“I cheeseburger sono il mio cibo preferito. Ma vorrei che non lo fossero, visto l’impatto che hanno sull’ambiente (pensa te…ndr). Ho provato molti dei migliori sostituti di carne e latticini in circolazione e, anche se ne ho mangiati alcuni ottimi, nulla attualmente sul mercato ingannerebbe completamente un amante degli hamburger. Anche quando il gusto è vicino, manca ancora qualcosa: lo sfrigolio unto e oleoso che unisce il panino ideale e lo rende così delizioso e difficile da replicare. Il sapore degli hamburger fatto in laboratorio  Alla fine hanno sviluppato un processo che prevede di prendere l’anidride carbonica dall’aria e l’idrogeno dall’acqua, riscaldarli e ossidarli per innescare la separazione degli acidi grassi e quindi la formulazione del grasso (ci rendiamo conto?). Il risultato sono vere e proprie molecole di grasso come quelle che otteniamo dal latte, dal formaggio, dalla carne di manzo e dagli oli vegetali. Il processo non rilascia gas serra e non utilizza terreni agricoli e meno di un millesimo dell’acqua utilizzata dall’agricoltura tradizionale. E, cosa più importante, ha un sapore davvero buono, come quello vero, perché chimicamente lo è”.

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