di Redazione

Il famigerato piano pandemico attraverso il quale l’OMS avrebbe schiacciato i Paesi aderenti in caso di futura pandemia per il momento è stato stoppato.

Su un punto, in particolare, i Paesi aderenti hanno sollevato perplessità: la necessità di quelli più ricchi di accettare di condividere le cure mediche con i più poveri. Si critica il fatto che un potenziale accordo possa violare le informazioni di proprietà e soffocare gli investimenti nello sviluppo di farmaci. In altre parole Big Pharma non è soddisfatta. Per alcuni Paesi, inoltre, sul tavolo, la problematica di lasciare all’OMS carta bianca sulla capacità di definire una pandemia, capire quando si verifica e la sua durata.

Per l’OMS un clamoroso fallimento, al momento però solo rimandato. I Paesi aderenti, in questi giorni riuniti a Ginevra, discuteranno nei prossimi mesi ancora sulle famigerate linee guida che pretendono di imporre vaccini e misure liberticide. Ghebreyesus parla di disinformazione e chiede uno sforzo per opporsi a essa.  E insiste con il finanziamento e l’adozione del 14o Programma Generale di Lavoro che, appunto, prevede interventi per contrastare malattie e disagi a seguito di inquinamento, cambiamenti climatici ed emergenze sanitarie. Si spera in un continuo e definitivo cortocircuito interno.

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