di Luigi Cortese

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha raggiunto un livello di tensione tale da preoccupare l’intero Occidente. Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato: “Gli Stati Uniti e gli altri Paesi NATO vogliono continuare la guerra con la Russia. Non pensino di farlo senza conseguenze.” Peskov ha accusato la NATO di spingere l’Ucraina a proseguire il conflitto, aggravando la situazione.

Mosca sostiene che l’uso di armi occidentali in territorio russo richieda tecnologia fornita dagli Stati Uniti, con l’Ucraina che agirebbe come esecutore di una strategia decisa dall’alto. “Se le forze armate ucraine utilizzeranno armi a lungo raggio, Mosca potrebbe creare una nuova zona cuscinetto,” ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin.

Secondo Erik Kristoffersen, capo della Difesa norvegese, la Russia avrebbe bisogno di 2-3 anni per essere pronta a dichiarare guerra alla NATO, una stima inferiore ai 5-8 anni previsti dal ministro della Difesa tedesco. Nel frattempo, la Russia ha aumentato la produzione di armi, destinando una grande parte del finanziamento pubblico a questo settore.

Tuttavia, sembra che il presidente Biden stia cercando di ridurre la tensione. Secondo il Telegraph, Biden ha escluso l’ingresso dell’Ucraina nella NATO, affermando al Time: “Aiutare l’Ucraina a raggiungere la pace non significa farla entrare nella NATO, ma assicurarsi che la Russia non possa mai più invaderla.”

Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, ha annunciato un nuovo assegno da 4 miliardi di dollari in aiuti militari per l’Ucraina, con la promessa di ulteriori fondi ogni anno finché il Paese non si sentirà al sicuro. Tuttavia, l’ambasciatore ucraino in Germania ha criticato questa decisione, chiedendo all’Occidente di difendere i cieli ucraini e di fornire aiuti come fatto con Israele.

La situazione in Ucraina è estremamente delicata. La guerra ha portato a una crescente crisi umanitaria, con giovani invalidi che mendicano per le strade e l’elettricità razionata anche nei quartieri più chic della capitale. Gli attacchi russi continuano senza sosta. Andriy Kovaliov, portavoce dell’esercito ucraino, ha dichiarato che in un solo giorno i russi hanno lanciato oltre 2.000 attacchi, colpendo principalmente il fronte e obiettivi militari, ma anche i civili ne subiscono le conseguenze.

La guerra in Ucraina si sta trasformando sempre più in un conflitto prolungato, con gravi ripercussioni sulla popolazione e un futuro incerto per il Paese. La comunità internazionale deve assolutamente cambiare rotta e l’Occidente deve diventare portatore di pace.

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