di Redazione
Non solo europee. Lo scorso week-end si sono tenute anche le elezioni comunali in alcuni centri di tutta Italia. Un bilancio di quelli che sono stati i risultati a livello locale l’abbiamo stilato con Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, movimento bandito dalle europee per un emendamento del governo, ma vivo più che mai a livello locale.
– Cambiare tutto per non cambiare nulla, inducendo il popolo a percorrere lo stesso binario, quello del bipolarismo. Questo sembra emergere dalle elezioni europee?
Premetto che la politica italiana nonostante il quadro “sismatico” costante legato a questioni estere, proprio per volere dei media e del Deep State, vuole mantenere una sorta di alternanza centrodx e centrosx come chiave di stabilità. Questo è tipico nella politica sin dai tempi della Seconda Repubblica, mentre prima l’alternanza era all’interno dei rapporti della DC. Quindi l’aver riportato il PD al 24% grazie alla gran cassa mediatica e l’ideazione della disfida fra le due prime donne è la conferma che questo sistema non solo non vuole rinnovarsi ma si muove sempre con la stessa metodica.
– In tutto questo dove si colloca Forza Nuova.
Noi siamo chiamati a remare sempre contro: innanzitutto mentre il sistema è costantemente impegnato a dividere il popolo, noi lo dobbiamo unire. Dobbiamo fare in modo che vi sia una nuova politica che parte non tanto dalle periferie, ma dai piccolissimi comuni italiani. Un percorso che si sviluppi come un baleno, dando forma a un’opposizione politica da una parte fortemente sociale, poi tradizionalista e che abbia come mira ultima l’immediata crescita demografica.Una rinascita degli 8000 comuni minori nei quali sono nati i più grandi italiani e che conservano le più stupefacenti bellezze. Mentre le grandi città sono squilibrate nella distribuzione delle ricchezze e nel mantenimento dell’ ordine i piccoli centri sono equilibrati resistenti e pacifici ma oggi rischiano di morire.
– Come e dove si muove allora la politica di Forza Nuova, oggi?
Ci si può piegare nel senso fisico (non etico) ma non ci si deve spezzare. L’attacco continuo a Forza Nuova, attacco costante, repressivo, poliziesco, giudiziario burocratico ed elettorale, comporta un sostanziale ridisegnamento della nostra tattica. Nel momento in cui ti escludono dalle elezioni europee è chiaro che non finisce l’azione europea dell’ APF ed inizia una nuova strategia politica che deve colpire il sistema liberale dando fiato al popolo delle nostre contrade. Dal punto di vista italiano è invece importante creare una rete territoriale dove le nostre tematiche più importanti vengono riflesse giorno per giorno. Faccio un esempio: tantissimi dei comuni dove noi oramai siamo presenti hanno terreni incolti o case sfitte. La priorità è quella di non aver mai più una casa abbandonata o un terreno incolto, incentivando le giovani famiglie ad occupare questi spazi e soprattutto a invertire il trend demografico che ha portato paesi che prima avevano 2mila abitanti ad avere oggi appena 4-500 persone. Quindi come è fondamentale la panetteria o il bar o il mercatino, o la creazione di spazi creativi, è fondamentale che si incentivino le nascite. E’ questa l’unica vera soluzione per battere il crollo demografico.
– Parliamo di comunali: importante exploit in Veneto.
In queste particolari elezioni comunali va segnalato soprattutto il caso del Veneto e il caso Faccini. Faccini è una persona che unisce il popolo dietro di lui sulle questioni quotidiane riguardo la sicurezza, la sciatteria amministrativa e la responsabilità che ogni cittadino e ogni famiglia hanno nel salvaguardare la propria comunità. Pertanto ottiene un successo importante, che è destinato a crescere, proprio perché ancorato alla struttura rivoluzionaria di Forza Nuova, che dalla Val d’Aosta alla Sicilia ha un’impostazione di radicale cambiamento. E’ ovvio dunque che a San Bonifacio, cittadina di oltre 20 mila abitanti in una provincia, quella veronese, storicamente sensibile alle nostre idee e in una regione come il Veneto, dove vige una sorta di instabilità sin dal tempo delle rivolte contro le tasse o separatiste, Maicol Faccini può rappresentare, insieme a Tamburini a Bardolino, che ha sorprendentemente conquistato uno spazio in una città dove il lavoro politico è iniziato da meno tempo, una particolare état d’esprit di pacifica rivolta di popolo sui grandi temi che il Veneto profondo ha sempre considerato come fondamentali per la sua esistenza. Oltretutto Zaia, che ha recentemente compiuto passi impopolari verso le politiche LGBT o globaliste, oggi rappresenta un centrodestra che certo si potrà spostare verso destra con la Donazzan o qualcun altro ma rimane fuori dalle logiche profonde e rivoluzionarie che solo Forza Nuova incarna.
– Non solo politiche demografiche e sociali. La strategia di Forza Nuova è quella di una grande attenzione al territorio e alla valorizzazione dello stesso a partire dal turismo e dal ripopolamento.
Il mio compito sarà quello di partecipare alla rapidissima elaborazione di un progetto valido per tutti i piccoli comuni, e che passa attraverso i centri storici, dando a questi un futuro, una prospettiva. L’idea è creare, attraverso una politica di ristrutturazione di questi centri, la possibilità di dare case ai giovani, creare lavoro dare forza alla agricoltura e al turismo. Ricordiamo che alcuni dei paesi dove Forza Nuova ha conquistato i consiglieri comunali sono di una bellezza straordinaria ma non sono ancora stati intercettati dalle grandi traiettorie turistiche. Il turismo è un fatto positivo che in questo momento supplisce a modo suo alla carenza demografica, e di denaro, e all’impoverimento che l’Italia sta subendo da oramai quarant’anni. Ricordo che quando la Grecia subì il fortissimo colpo di origine bancaria, che la portò allo stremo, furono milioni di europei che si recarono in Grecia quell’anno, portando dai 40 ai 50 miliardi di euro un po’ come atto di simpatia e un po’ come atto concreto di solidarietà fra popoli, a risollevarne in parte le sorti dandole quell’ossigeno vitale di cui disperatamente aveva bisogno.
Condivido totalmente questa linea porterà sicuramente successi. Senza il Popolo non si può ottenere importanti risultati ✋
Concordo sulle stupefacenti bellezze dei piccoli comuni italiani che hanno dato i natali a tanti nostri illustri
concittadini , ameni luoghi ove le antiche tradizioni sopravvivono , e si ergono a testimonianza di quella prisca virtù italica di un tempo , ineguagliabile scrigno e tangibile retaggio dei nostri avi e dei loro costumi . Ma purtroppo , non tutti sono riusciti a reggere agli “insulti” della moderna civiltà , molti , soprattutto lungo la dorsale appenninica , hanno dovuto fare i conti con l’emigrazione e con il calo delle nascite , fenomeni che hanno portato ad un lento , ma continuo ed inesorabile spopolamento , innalzando , di conseguenza , l’età media dei residenti ivi rimasti . e trasformandoli così , da realtà vivaci ed attive , in sonnacchiosi ed abulici luoghi , ove l’apatia regna , a volte , sovrana .
Di contro , l’inurbamento e la conurbazione , tristi fenomeni che hanno interessato alcuni luoghi del nord e del centro Italia , ma anche qualcuno del sud , hanno generato delle caotiche periferie , ove regna il disagio economico e sociale , ove la tensione , soprattutto in alcune realtà è palpabile , ove l’immigrazione e l’afflusso di nuove genti provenienti dal Nordafrica , dal Medio Oriente e dall’Oriente hanno aggiunto tensioni a tensioni , problemi a problemi , disagi a disagi , scatenando , a volte , una vera e propria emergenza urbana che , in alcuni casi è sfociata in una sorta di “guerra” fra poveri . Queste realtà , ove lo Stato è percepito come il grande assente , meritano un attento “sguardo politico” .
Le due “gonnelle” d’Italia , che si scontrano e confrontano , sembra che appassionino poco gli Italiani , del resto , ai tempi dei nostri nonni e bisnonni , per vedere due “gonnelle” suonarsele , bisognava andare ai lavatoi pubblici . Sono cambiati i tempi ! O tempora ! O mores ! (Tali i tempi ! Tali i costumi ! ) Avrebbe detto Cicerone ( Catilina Orationes . I , 2 ; In Verrem . IV , 55 ) e , visto che l’Europa è così lontana , agli occhi degli Italiani ( buon per noi ) , ben vengano i nostri piccoli , amati e diletti comuni .