Redazione
Sono ormai anni che gli appartenenti a Forza Nuova subiscono una repressione dettata dal pensiero unico. Ma proprio in questi giorni sono arrivate due sentenze che hanno ribaltato questo modus operandi.
La prima è arrivata da Roma, con Luigi Aronica assolto con formula piena per una manifestazione anti Green Pass del 2020, Aronica fu accusato di minacce e resistenza. La seconda riguarda Fabio Tuiach, ex consigliere del Comune di Trieste, già condannato a due anni per diffamazione per un post scritto su Antonio Parisi, esponente LGBT.
L’avvocato Nicola Trisciuoglio, raggiunto da noi per alcune domande, spiega: “Un’affermazione quella di Tuiach non costituente diffamazione ma parodia di fatti e atti di ‘scarpettiana’ memoria. Infatti nella discussione sostenuta si è fatto espresso riferimento al diritto di parodia, che non è diffamazione o contraffazione della realtà, sancito da una sentenza di inizio secolo scorso allorquando Edoardo Scarpetta fu messo sotto processo per plagio dell’opera ‘La figlia di Iorio’ di Gabriele D’Annunzio.” continua l’Avvocato – “La sentenza affermò che era legittimo ridicolizzare fatti ed eventi, la qual cosa ha fatto Tuiach commentando un episodio della vita reale di un soggetto dei gruppi LGBT. L’assoluzione è stata resa con formula più ampia aderendo al pensiero del difensore”.
Risulta evidente quindi che il ribaltamento della sentenza limitatrice di diritti costituzionali, di libertà, di espressione e di manifestazione del pensiero sia una grande vittoria. Vittoria che arriva subito dopo l’altra importante sentenza della corte di Cassazione, che ha cancellato il reato di devastazione facendo così cadere il teatro accusatorio costruito dal Deep State sui fatti del 9 ottobre, che vede i vertici di Forza Nuova in qualita di imputati.
Il Deep State negli ultimi anni ha cercato di fermare l’onda del dissenso, concretizzata proprio in quel 9 ottobre 2021 quando a Roma centinaia di migliaia di italiani seguirono Roberto Fiore nella lotta per la libertà. I fatti della CGIL, come più volte trattati sulle nostre pagine, sono figli di un infiltrazione da parte del Deep State della manifestazione. Infiltrazione che aveva come unico scopo criminalizzare il movimento spontaneo incarcerando chi era riuscito a convogliare il dissenso in un contenitore che andava oltre le logiche divisorie del sistema.