di Luigi Cortese

La tragedia di Ustica è uno dei misteri più discussi della storia italiana. Nella notte del 27 giugno 1980, un volo della compagnia Itavia, da Bologna a Palermo, si inabissò nel Mar Tirreno, causando la morte di 81 persone. Recentemente, un dibattito su Rai 3 ha riacceso le polemiche, sollevando questioni sulla possibile presenza di aerei israeliani nei cieli quella notte.

Massimo Giletti ha presentato lo speciale “Ustica: una breccia nel muro” per cercare di far luce sulla tragedia, ma ha ricevuto molte critiche. Il Generale Leonardo Tricarico, ospite della trasmissione, ha sostenuto la teoria della bomba a bordo dell’aereo, suscitando reazioni forti sia in studio che sui social.

Il Generale infatti ha ribadito l’ipotesi della bomba, nonostante sia ormai superata dalle indagini ufficiali. Le sue affermazioni hanno indignato i familiari delle vittime, presenti in studio, e molti telespettatori, che hanno criticato il suo atteggiamento considerato irrispettoso.

La gestione del dibattito da parte di Massimo Giletti, inoltre, è stata criticata per aver trasformato lo speciale in un talk show caotico. Molti spettatori hanno espresso delusione, paragonando negativamente il programma alle inchieste di Andrea Purgatori e Report, ritenendo che Giletti abbia puntato più sul sensazionalismo che sulla verità.

Un aspetto poco trattato, ma significativo, riguarda ad esempio la possibile presenza di aerei israeliani nei cieli quella notte. Se confermata, questa teoria potrebbe cambiare la comprensione dell’evento, suggerendo un contesto internazionale più complesso. La mancanza di indagini approfondite su questo fronte mantiene viva la richiesta di chiarezza.

La tragedia di Ustica rimane una ferita aperta per l’Italia. Lo speciale di Giletti ha mostrato quanto sia difficile discutere di questo evento senza scatenare polemiche. Per avvicinarsi alla verità, è necessario un approccio rispettoso e rigoroso, che consideri il dolore delle vittime e dei loro familiari. Solo con un impegno serio si potrà fare luce su quella notte fatale.

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