di Luigi Cortese

Il presidente Joe Biden sta perdendo consensi tra l’elettorato democratico, incapace di convincere durante il recente duello televisivo contro Donald Trump. Biden ha mostrato difficoltà nell’esporre i punti del suo programma per il secondo mandato e nel rispondere alle provocazioni di Trump, apparendo debole e incerto. Questo ha portato molti a chiedere il suo ritiro dalla corsa presidenziale, compreso l’editoriale del New York Times che ha esplicitamente dichiarato: “Per servire il suo Paese, il presidente Biden dovrebbe lasciare la corsa“.

Ma chi potrebbe essere il successore di Biden?

Kamala Harris: un successore improbabile. La vicepresidente è la prima candidata naturale per sostituire Biden. Tuttavia, un sondaggio Politico-Morning Consult rivela che Harris non gode di una popolarità superiore a quella di Biden. Inoltre, il passaggio dei voti da Biden a Harris non è garantito, e la sua candidatura potrebbe intensificare le tensioni interne al partito. Nonostante sia apprezzata dal 74% degli elettori e abbia il supporto delle comunità nere e latine, Harris sembra non essere la soluzione vincente.

Gavin Newsom: fedeltà o ambizione? Il governatore della California è un altro nome che circola con insistenza. Fedelissimo a Biden, Newsom ha dichiarato: “Non gli volterò mai le spalle. Lui è il nostro candidato alla Casa Bianca“. Tuttavia, la sua lealtà potrebbe essere messa alla prova dalla crescente insoddisfazione per Biden. Sebbene Newsom insista che l’età del presidente non sia un problema, il malcontento tra gli elettori suggerisce il contrario.

Gretchen Whitmer: un’altra opzione problematica. Governatrice del Michigan e vice presidente della campagna elettorale di Biden, è una figura di spicco tra i possibili sostituti. Nota per la sua opposizione a Trump e per il confronto con l’estrema destra durante la pandemia, Whitmer potrebbe attrarre gli elettori indecisi del Michigan. Tuttavia, la sua candidatura potrebbe essere ostacolata dalle stesse problematiche che affliggono Biden.

Tra gli altri ci sono anche: JB Pritzker, il governatore dell’Illinois, erede della famiglia che ha fondato la Hyatt Hotel Corporation, è noto per le sue critiche feroci a Trump. Anche il ministro dei trasporti Pete Buttigieg e il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro sono tra i possibili candidati. Tuttavia, nessuno di loro sembra avere la forza necessaria per unificare il partito e attrarre un ampio consenso elettorale.

Poi c’è il sogno irrealizzabile dei Democratici, Michelle Obama. Popolarissima e carismatica, l’ex first lady ha sempre negato qualsiasi intenzione di candidarsi. Inoltre, i rapporti tesi con la famiglia Biden, aggravati dall’allontanamento di Kathleen Buhle, ex moglie di Hunter Biden, rendono ancora meno probabile la sua discesa in campo.

In conclusione, la situazione attuale vede un presidente in difficoltà e un partito diviso sulla scelta del successore. La mancanza di un candidato forte e unificatore rischia di compromettere seriamente le possibilità dei democratici di mantenere la Casa Bianca. La campagna elettorale è già avanzata, e trovare un sostituto a Biden sembra un’impresa ardua, se non impossibile.

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