Il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen ha ottenuto una vittoria significativa al primo turno delle elezioni parlamentari in Francia, superando il 33% dei voti. Questo risultato la pone davanti al Nuovo Fronte Popolare (NFP) di sinistra, che ha ottenuto poco più del 28%, e al blocco macronista, arrivato terzo.
Marine Le Pen ha esultato, chiedendo ai suoi elettori di completare l’opera al ballottaggio per ottenere la maggioranza assoluta e nominare Jordan Bardella come primo ministro. Bardella ha promesso di essere “il primo ministro di tutti i francesi“.
Emmanuel Macron, però, non si arrende e ha invocato una “unione democratica e repubblicana” contro il RN. Jean-Luc Mélenchon del NFP e Olivier Faure dei socialisti hanno annunciato il ritiro dei loro candidati nei seggi dove il RN è in testa, per evitare una vittoria dell’estrema destra.
I Repubblicani hanno deciso di non dare indicazioni di voto per il secondo turno, lasciando che gli elettori scelgano liberamente.
La Francia si prepara a una settimana intensa, con possibili manifestazioni di piazza. L’affluenza è stata da record, superando il 65%, ben al di sopra del 47,5% del 2022.
speriamo che macron riesca nel suo intento.
così sarà ostaggio dell’estrema sinistra e delle sue folli politiche economiche e sociali.
con la Francia che tracollerà in breve tempo.
Credo che Marine Le Pen non ce la farà nemmeno questa volta. In tutta la Francia è scattata la sirena antifascista che, come il suono del campanello per i cani di Pavlov, produce negli elettori di sinistra il riflesso condizionato di recarsi alle urne e votare anche il diavolo in persona pur di battere il candidato del Rassemblement National. Giornali e televisioni fanno di tutto per far passare questo confronto elettorale come uno scontro tra destra (ovviamente fascista) e sinistra (naturalmente democratica), quando è evidente che lo scontro è tra una leadership guerrafondaia e prona a tutti i desiderata di Washington, e una leadership emergente che sembra più attenta ai bisogni della popolazione e meno affetta da smanie belliciste.
bravo Massimo!
Io faccio il tifo affinché si giunga ad una “coabitazione” .
utopista !