di Mattia Taricco
La CGIL, principale sindacato italiano, è al centro di una nuova polemica che coinvolge il noto YouTuber Simone Cicalone. L’ex pugile romano, noto per i suoi video che denunciano situazioni di degrado e criminalità nelle principali città italiane, è stato denunciato dalla sezione romana del sindacato per una serie di video girati nella metropolitana di Milano.
Cicalone, insieme ad altri praticanti di arti marziali come Matteo Faraoni e Mattia Pileggi, documenta regolarmente episodi di aggressione e furto, spesso intervenendo direttamente per aiutare le vittime. Tuttavia, l’ultimo episodio ha suscitato l’indignazione della CGIL. In questi video, il gruppo ha filmato e affrontato borseggiatori attivi nella metro milanese, arrivando persino a sventare uno scippo.
La CGIL ha scritto al prefetto di Roma, Lamberto Giannini, esprimendo preoccupazione per le azioni di Cicalone, definendole “inaccettabili” e accusandolo di fomentare “violenza, razzismo e un’idea distorta della legge“. Secondo il sindacato, i video dello YouTuber promuoverebbero atteggiamenti intimidatori e comportamenti aggressivi nei confronti di persone sospettate di furto.
In una lettera al prefetto, la CGIL ha sottolineato la necessità di promuovere “valori che rendono una società più inclusiva“, contrastando fenomeni di “giustizia privata” come quelli documentati da Cicalone. La risposta dello YouTuber non si è fatta attendere, trovando il sostegno di Fratelli d’Italia. Il parlamentare Riccardo De Corato ha criticato la CGIL, ricordando che il governo ha il compito di prevenire simili atti e garantire la sicurezza dei cittadini.
Il caso ha portato alla luce altre vicende controverse, come quella di una signora denunciata per violazione della privacy dopo aver filmato borseggiatori, rimasti impuniti. Questo episodio, secondo i critici, invia un messaggio pericoloso: scoraggia i cittadini dal reagire e dall’autodifendersi, promuovendo una tolleranza che sembra ignorare la giustizia.
In attesa di una risoluzione, molti esprimono solidarietà a Cicalone, incoraggiandolo a continuare la sua opera di denuncia. Con il centrodestra al governo, le parole di supporto non mancano, ma resta da vedere se si tradurranno in azioni concrete per affrontare il problema del degrado urbano e della criminalità.
Per la CGIL a destare allarme e preoccupazione non sono i borseggiatori che derubano la gente, ma chi ne documenta i crimini e cerca di fermarli. Sembra un paradosso, ma a pensarci bene, ha una sua logica: per questi parassiti sindacali la proprietà privata è un furto, quindi…
Eppure, quando tre anni fa, nel corso di una grande manifestazione popolare, la loro sede romana ha subito danni per qualche migliaia di euro, si sono messi a strillare come checche isteriche. Evidentemente, per il sindacato rosso (di vergogna) la proprietà privata è un furto… solo se è quella degli altri!