di Yvan Benedetti
Le Pen e la sua “cricca” sono parte del problema e non sono in alcun modo la soluzione. Non ho appoggiato il partito di colei che ha chiesto la nostra interdizione (del movimento francese “I nazionalisti” NDR), che si è rallegrato degli scioglimenti, che ha negato tutto politicamente a partire da suo padre che le ha dato tutto, fortuna e partito, poi l’uscita dall’Ue e dall’euro, l’uscita dalla Nato, remigrazione e aborto convalidato nella Costituzione.
Bardella è un arrivista talentuoso, gonfio di ego mediatico, pronto a qualsiasi accordo e compromesso per l’illusione del potere.
Il grande movimento di rivolta in corso, sia all’estero che in Francia, è indipendente dalla RN che è la ruota di scorta del sistema oligarchico. La partecipazione o meno a queste elezioni non ha cambiato nulla nel processo di resistenza e di rinnovamento, perché le linee di forza ci sono favorevoli.
Tanto vale per me rimanere onesti e coerenti e non illudere il nostro popolo con bugie e false soluzioni.
Fonte: Jeune-Nation
“Il grande movimento di rivolta in corso, sia all’estero che in Francia,” si risolverà in un nulla di fatto se non troverà uno sbocco politico coerente.
Purtroppo, le riserve sulla Le Pen e il suo partito sono giustificate, ma ciò che mi ha più sfavorevolmente colpito è stata l’enfasi con cui Bardella, nel suo discorso dopo il primo turno delle legislative, ha ribadito il trinomio “liberté, égalité, fraternité”. Questo motto, per come viene interpretato correntemente, è una scimmiottatura del cristianesimo, è un generico umanitarismo che nessuna persona civile dovrebbe contestare. In realtà, come avvertiva l’alto iniziato René Guénon: “… queste parole costituiscono un motto massonico, cioè una formula iniziatica, prima di essere affidato all’incomprensione della folla che non ne ha mai conosciuto né il senso reale, né la vera applicazione”. Secondo quest’altra interpretazione, la “libertà” non sarebbe per tutti, ma solo per il “compiuto”, il maestro massonico o “pietra angolare”, colui che attinge al soprannaturale attraverso la magia; l'”uguaglianza”, negata dai rigidi gradini della piramide massonica, potrebbe sussistere soltanto fra iniziati di pari grado e conoscenza; la “fraternità”, contraddetta da milioni di vittime di guerre e rivoluzioni provocate da massoni e ideologi filo-massoni, dovrebbe considerarsi come “fratellanza iniziatica”.
Insomma, credo proprio che il candidato del Rassemblement National abbia fatto un nemmeno troppo velato inchino ai poteri massonici che riconosce e che intende servire… e che col popolo francese non c’entrano niente.