di Roberto Fiore
“La causa dei nostri mali e delle nostre miserie è nel fatto che l’Italia è dominata da un pugno di grandi capitalisti, parassiti del lavoro della Nazione. Solo l’unione fraterna del popolo italiano, raggiunta attraverso la riconciliazione tra fascisti e non fascisti, potrà abbattere la potenza dei pescicani nel nostro paese. I comunisti fanno proprio il programma fascista del 1919, che è un programma di pace, di libertà, di difesa degli interessi dei lavoratori. LAVORATORE FASCISTA, noi ti diamo la mano perché con te vogliamo costruire l’Italia. Ti diamo la mano perché l’ora che viviamo è grave e se non ci uniamo subito saremo trascinati tutti nella rovina“.
Queste righe furono scritte nel 1936 da Palmiro Togliatti, allora capo del partito Comunista, in quel momento esiliato in Russia; l’uomo si macchierà di gravissime colpe nell’uccidere e far uccidere gli stessi cui aveva proposto il patto del 1936. Ma, al di là dell’ipocrisia e del voltafaccia, interessa il dato ideologico. Il partito Comunista e Togliatti riconoscevano nel Fascismo una forza anticapitalista e antiamericana che in quel momento aveva solo lei, la possibilità di vincere una guerra in quel momento politica, durissima, che vedeva alcuni popoli, in prima fila quello italiano, in lotta per riconquistare la propria dignità. Solo questo dato è sufficiente a spiegare quanto errate e false siano le ricostruzioni di Scurati o di Cazzullo che trasformano la loro analisi del fascismo in una mera denuncia a quella che secondo loro doveva essere considerata un’associazione criminale senza un’idea al centro.
Questo contraddice totalmente quello che dissero Togliatti, Croce o tutti i futuri democristiani che fecero parte del Fascismo in misura importante negli anni Trenta e Quaranta. Ricordiamo ad esempio Fanfani che fu uno dei più importanti teorici del Corporativismo e della Partecipazione degli operai agli utili: la teoria di Cazzullo, dunque, non merita nemmeno di essere analizzata perché aliena a qualsiasi seria ricostruzione storica e lontana dall’eccezionale e insuperabile lavoro di Renzo de Felice che negli anni Sessanta e Settanta in una ricerca profonda conclude che il fascismo fu effettivamente un’espressione del pensiero italiano, che compì il tentativo di unire il popolo in una visione moderna, nuova, sociale e nazionale e capace di rialzare la testa contro i potentati anglo americani.
Saranno poi altri storici di persuasione marxista ad ammettere di essere incapaci di comprendere come la bonifica delle paludi pontine potesse essere ricondotta ad una meccanica filo capitalista, visto che chi era stato privilegiato erano i proletari veneti e friulani a cui era stato dato un pezzo di terra sul quale vivere dignitosamente.
In pratica il Fascismo sconfigge ideologicamente e politicamente il Comunismo.
Gli epigoni di Marx rialzeranno la testa solamente grazie all’alleanza con il capitale che nel ’36 dicevano di combattere. Un po’ quello che succede in Francia oggi, salvo un dettaglio: la Le Pen non è fascista, mentre il suo popolo, forse, un po’ si.
ricordiamo che il duce venne ucciso perché sapeva oltre queste cose anche l’immonda voltafaccia di coloro che furono vicino a lui e non erano degni di sostenere un partito che avrebbe veramente sostenuto la nazione
analisi perfetta grande segretario.ricordiamo la figura di Bombacci comunista fino al midollo k e fu tra i fondatori del PCI ke poi passo al fascismo dicendo ke lr idee comuniste si sarrbbero realizzate solo attraverso il fascismo.
k unico italiano ke ando al funerale di Lenin
…già che andò al funerale di un sovversivo, ateo, scomunicato e nemico della Cristianità, avrebbe dovuto avere il buon gusto di rimanere in mezzo alla feccia rossa.
È una mia impressione o tra le farneticazioni sulla “rivoluzione” (concetto sinistroso), il “Popolo” semi-deificato con la maiuscola, il sostegno indiscriminato ai palestinesi e via dicendo, si stia deviando di parecchio da quello che è la Tradizione, unica e sola vera espressione della Destra?
Già più volte mi è capitato di leggere articoli piuttosto compagneggianti…
destra? fino a prova contraria Forza Nuova è di Terza Posizione, non di destra, FdI e Lega sono di destra
ESATTO !!
ma il fascismo è stato un fenomeno, per così dire,anche di sinistra.
oltre al resto basti vedere da che storia viene lo stesso Mussolini.
ancora nel 36 vi era il trattato di amicizia italo-urss. gli si vendeva anche navi da guerra.
bottai,nel suo 20anni e un giorno, parla di comunismo economico.ecc.
Gli immigrati vengono usati per portare utili alle aziende,usando i soldi immediati dei braccianti. E’ un circolo vizioso che hanno creato. Dall’altra,ci guadagnano tutte quelle attività parallele legate al mondo dell’affarismo ideologico,come il caso Soumahoro. Neoliberali e neomarxisti,che si fanno scudo di ideologia per coprire interessi e guadagni materiali. La polarizzazione della politica come falso schematismo viene usata dalle elites per mantenere lo status quo della propaganda politica. La loro ideologia economica e politica viene da Ayn Rand,una filosofa del male,ideologa di tutte le politiche economiche di tutti i partiti ,americani,come italiani.
A beneficio di chi scrive “destra” con la “d” maiuscola, di chi deve prendere un antiemetico quando sente usare il termine “rivoluzione” in un’accezione positiva e (tanto per non farsi mancare niente) gli viene lo sturbo difronte al sostegno indiscriminato ai palestinesi, vorrei ricordare queste parole di Mussolini: “I nostri programmi sono decisamente rivoluzionari, le nostre idee appartengono a quelle che in regime democratico si chiamerebbero ‘di sinistra’; le nostre istituzioni sono conseguenza diretta dei nostri programmi; il nostro ideale è lo Stato del Lavoro. Su ciò non può esserci dubbio: noi siamo proletari in lotta, per la vita e per la morte, contro il capitalismo. Se questo è vero, rivolgersi alla borghesia agitando il pericolo rosso è un assurdo. Lo spauracchio vero, il pericolo autentico, la minaccia contro cui lottiamo senza sosta, viene da destra. A noi non interessa quindi nulla di avere alleata, contro la minaccia del pericolo rosso, la borghesia capitalista: anche nella migliore delle ipotesi non sarebbe che un’alleata infida, che tenterebbe di farci servire i suoi scopi, come ha già fatto più di una volta con un certo successo. Anzi, è dannoso, in quanto ci fa confondere dagli autentici rivoluzionari di qualsiasi tinta, con gli uomini della reazione di cui usiamo talvolta il linguaggio”.
Questo è stato il fascismo, un’idea rivoluzionaria, volta al superamento della falsa dicotomia destra/sinistra; un’idea anticapitalista, pur con evidenti compromessi e cedimenti sul piano concreto; un’idea romantica, legata al concetto di patria e di giustizia sociale, a cui attingere anche oggi per costruire il futuro. Un futuro da costruire assieme, in cui tutti possano riconoscersi, in cui ognuno ritrovi un’eco dei suoi sogni e delle idee per cui ha combattuto e sofferto. Un futuro nel quale, finalmente, potremo consegnare alla storia le lotte, gli errori e gli orrori del Novecento.
mi piacerebbe veder superati gli ostacoli storici che oggi ci hanno “regalato” questa repubblica,mi piacerebbe vedere come avvenne a valle giulia nei lontani fine anni 60 il superamento Reale delle “diversita’”.abbiamo una guida spirituale Universale M.Vigano’,anche alcuni intellettuali restii al confronto iniziano a crederci,Fiore deve partire da te questa Convention sulle idee da frappore alle oligarchie dominanti che oggi firmano con tanto di rivendicazione Vaccini e genocidio palestinese.Negli anni 70 Tutti sono caduti nel tranello mondialista,e quella “sagola” ancora fa danni,produce conflitti,pacificare vuol dire rinunciare a qualcosa,che tutti abbiano il coraggio dell’Azione Disinteressata!