di Gloria Callarelli
L’omicidio di tre bambine di 6, 7 e 9 anni ad opera di Axel Rudakubana ha scatenato la rabbia del popolo nel Nord-Est dell’Inghilterra. Nick Griffin, già europarlamentare, ha così commentato quanto sta avvenendo: “Da un lato è opera dei provocatori sostenuti dai sionisti. Più in profondità, è il risultato dell’élite politica che ignora i 17,4 milioni di persone che hanno votato per una vera Brexit. Più in profondità, è un grido di rabbia incoerente della classe operaia bianca inglese e gallese contro l’essere stati ignorati, essere stati trattati come cittadini di seconda classe nel loro stesso paese. Inoltre, la mania LGBTQ della polizia ha distrutto ogni rispetto per loro, mentre un palese pregiudizio a favore delle minoranze ha screditato il sistema legale e i media”.
Nell’analisi di Griffin comprendiamo come le politiche globaliste, portate avanti sempre a favore delle cosiddette minoranze, hanno scatenato la rabbia di chi, evidentemente, non gode degli stessi trattamenti e le cui necessità, ben lontane dalle politiche di questa Europa, Brexit docet, sono tuttora ignorate. Infine, con le politiche dell’inclusione e dell’LGBT, spiega Griffin, la credibilità e l’autorevolezza nel mondo globalista, sempre più avaloriale, si vanno perdendo, così come la fiducia nelle istituzioni pregne di razzismo al contrario. Così gli scontri di bande anche di islamici, lasciati “impuniti” rispetto ai manifestanti insorti. Tutto questo negli anni non ha fatto altro che minare un Paese, in queste ore, visto il terribile episodio, esploso pericolosamente nel suo profondo.
Hanno frammentato la società nazionale. Bisogna stoppare l’immigrazione e favorire la crescita demografica di tutte le famiglie autoctone di tutti i paesi europei. Nei paesi da cui gli immigrati provengono vi sono leggi asprissime sull’immigrazione clandestina.
Io persomalmente mi sono scontrato poco più di un mese fa circa con un gruppo di delinquenti, di cui 70% immigrati,verso le 23.00 di sera, mentre passegiavo col cane. Si stava creando una rissa di 40 contro uno. La rissa si stava creando quando uno sporco immigrato stava cominciando a spingere. In una mano avevo il telefono, nell’altra il guinzaglio del cane. A seguito di differenti dinamiche, sono poi d’un tratto fuggiti via, sia i loro amici italiani, che tuti gli stranieri, con tutti i motorini e auto e monopattini. Ho girato un video mentre i delinquenti fuggivano con la loro carovana,scappando in massa. Il loro humus è stata la troppa acquiescienza delle autorità politiche locali che hanno fatto dell’immigrazione un business senza precedenti. Tra questi proprio una parrochia dove all’interno c’è ormai di tutto e di più,e che in passato, già da me denunciati sul web, avevano istituito feste di “incontro tra i popoli” accompagnate in piazza da musiche di stampo pedofilo, dove il cantante, una persona di colore adulta, verso la quarantina, con voce cupa, faceva riferimento al corpo delle bambine bianche, e laddove la bambina deve diventare “caramella”, per accogliere gli immigrati. In una delle canzoni a sfondo pedofilo si faceva quindi riferimento alle parti intime della bambina, usando la parola caramella. Probabilmente, le autorità locali hanno prostituito, anche nelle parrocchie, ragazzine per l’inclusione degli immigrati, che oramai hanno ricevuto ogni genere di vantaggi, in qualsiasi cosa.
La cosa che vorrei dire è che non dovete avere il timore di esprimere le vostre idee, anche se hanno creato un clima da “nuova dittatura”. Non si deve avere timore di opporsi a qualcosa. Addirittura, qualcuno vorrebbe che gli immigrati non bisognerebbe chiamarli neppure col termine “immigrati”. Hanno creato un clima dove si vede come nemico chiunque non la pensi come loro, usando anche vere e proprie dinamiche partigiane di scontro. Opponiamoci ed opponiamoci. Non bisogna avere paura e siamo liberi di esprimere le nostre idee,perché loro liberi lo sono, anche di commettere reati, di fare i delinquenti o le persone offensive o violente. Io non riconosco nuove forme di dittatura del pensiero.
Sui risultati delle politiche immigrazioniste nel Regno Unito i dati statistici sono impietosi.
Dal 2018 al 2023 sono arrivati in Gran Bretagna, attraverso il Canale della Manica, quasi 110.000 migranti, di cui l’86% maschi giovani (ma i profughi, quelli che scappano dalla guerra, non erano prevalentemente vecchi, donne e bambini?).
Tra il 2019 e il 2022, il tasso di omicidi per le persone di etnia nera è stato di 39,7 omicidi per milione di abitanti in Inghilterra e Galles, molto più alto del gruppo etnico bianco che, nello stesso periodo, è stato di 8,9 vittime per milione di abitanti.
Ma il governo britannico e i media occidentali continuano a descrivere l’immigrazione di massa come un fenomeno naturale a cui solo dei trogloditi (ovviamente di estrema destra) possono opporsi.