di Cittadino Inerme

Da almeno una ventina d’anni le Prefetture di tutta Italia emettono continue ordinanze di divieto “vendita per somministrazione e per asporto di bevande e alimenti in contenitori in vetro”: soprattutto in concomitanza con eventi che prevedono assembramenti, partite di calcio, concerti e manifestazioni di vario genere. A fare da apripista è stata Roma, poi a seguiere un po’ tutti i capoluoghi di provincia: anche Bergamo come a Salerno, Milano, Torino, Palermo e Bari vietano “agli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti, ai circoli privati, alle attività di commercio su area pubblica, la somministrazione e la vendita per asporto di bevande alcoliche… da due ore prima degli eventi sportivi ad un’ora dopo la conclusione degli stessi”.

Quella dell’alcol tra i giovani starebbe, secondo le statistiche fornite dall’Istituto Superiore di Sanità, assurgendo a vera emergenza. A questo s’aggiunge che non pochi esponenti Pd, vicini sia a Gualtieri che a Sala e a Lepore, lamenterebbero che in Italia ci sono troppe vetture intestate a privati e in circolazione, soprattutto troppe patenti a gente che non avrebbe necessità di spostarsi. Il risultato non s’è fatto attendere: basta anche un po’ di colesterolo in eccesso od il sospetto di diabete per costringere gli ultra sessantenni a dover chiedere il rinnovo della patente alla commissione medica dell’Asl competente che, come notorio, preferisce togliersi da ogni responsabilità cassando il diritto alla guida per chi affetto da qualsivoglia patologia. Il mantra del togliere il diritto alla guida è partito da Roma, ed ormai impazza in tutta Italia. C’è pure chi, non pago del fatto che siano state tolte le patenti agli invalidi, ora chiede “s’appuri quali pensionati abbiano effettiva necessità di guidare l’auto”. Ne è risultato un irrigidimento nelle condotte delle forze dell’ordine: gli accertamenti diventano ossessivi quando ai posti di controllo vengono fermati disoccupati o gente con non ben chiara situazione lavorativa. Va anche detto che è diventato più capillare il controllo ed il ritirio della patente per chi guida sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Ma cosa c’entrano i pensionati, i precari, i disoccupati, i diabetici o chi presenta qualche patologia? Di fatto le amministrazioni puntano sul ridurre il traffico urbano anche cassando in maniera drastica il numero dei patentati.

Probabilmente a questo piano verrà data una accelerata, e grazie alle misure di sicurezza che Roma potrebbe adottare sotto Giubileo: si allude al divieto di vendita, acquisto e trasporto di sostanze alcoliche, che nel centro della Capitale potrebbe scattare dopo le 18 e fino alle 6 del mattino. Un divieto alla vendita che varrebbe, come giù succede in occasione dei derby calcistici, per bar, esercizi commerciali, supermercati e chioschi. Un divieto che comporterebbe un massiccio controllo delle forze dell’ordine sia sui veicoli (perquisiti) che sulle persone: certamente farebbe notizia la coppia fermata in una tranquilla serata sotto il portone di amici con lo spumantino sotto il braccio. E’ ovvio che, per chiunque colto a bere o trasportare alcolici scatterebbero gli accertamenti polizia, con probabile sopensione della patente anche se fermati a piedi.

Ma non ipotechiamo il futuro, ed invece atteniamoci agli attuali divieti negli orari delle partite di calcio: perché scatterebbero sanzioni se un tranquillo cittadino dovesse essere colto rincasare in zona Stadio con bottiglia di prosecco sotto il braccio, invece gli agenti della Polizia di Stato come della Locale Roma Capitale non muovono nemmeno un dito contro gli ambulanti abusivi che vendono alcolici, nelle viuzza tra Ponte Milvio e lo Stadio, nelle ore che precedono la partita e finanche dopo. Eppure i cittadini delle vie Prati della Farnesina e Orti della Farnesina hanno più volte segnalato la presenza di auto che scaricano casse ghiacciate con bottiglie e lattina di birre, gin, vini, aperitivi alcolici. Nessuno inteviene, salvo accorgersi che nelle risse si sono rivelate dererminanti le bottiglie, e l’alcol ha contribuito.
La storia dei divieti sotto Giubileo sembra possa prendere la stessa piega della guerra fatta dai vigili al nonnetto in Balilla, 500 e Topolino: forti con i deboli e deboli con i forti. Anche perché è noto che la vendita di alcolici abusivi nelle aree prospicenti lo Stadio sia il frutto d’accordi malavitosi lungo la direttrice Roma-Napoli, ma nell’italia dei “patti” troppo spesso si ritiene inopportino disturbare il manovratore.

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