di Alessandro De Luca

Sindaco attualmente ben visto per quanto riguarda interventi di manutenzione opera pubblica, Gualtieri a Roma può contare su compagni e stretti collaboratori che lo supportano in tutto e per tutto a spingere l’ideologia “Green”.

Roma ha avuto come sindaci negli ultimi periodi Alemanno, Marino e Raggi che non hanno avuto tutti questi finanziamenti da parte del PNRR e quindi, anche per questo, forse non sono stati altrettanto illustri o coccolati dal mainstream come avviene per il primo cittadino attuale in carica. In soldoni: il sindaco di Roma è stato precedentemente europarlamentare socialista, ex comunista di stampo (anche attualmente forse) e oggi bandiera delle ideologie globaliste. Sostiene le lobby e i movimenti Arcigay e la presenza costante nelle piazze arcobaleno che hanno l’obiettivo di distruggere i valori cristiani o/e indottrinare i bambini nelle scuole con le loro idee antifamiglia.

A Roma per dare seguito alla folle transizione ecologica porterà gli autobus elettrici e, cosa ancor peggiore, l’allargamento della ZTL ad un centro che comprende quasi tutti i quartieri più frequentati della Capitale, con conseguente ghettizzazione dei romani. Aggiungiamo a questo, implementazione delle aree verdi con lavori sul territorio. Quando vi sono i fondi per lavorare e dar seguito alla propaganda è facile provvedere a tutte le politiche delle opere pubbliche, ma l’aspetto più controverso è quella di un sindaco che vuole portare avanti un discorso insistito e discriminante sull’elettrico che è ancora prematuro visto il potere d’acquisto degli italiani da Roma alla Sicilia. Chi potrà permetterselo? E tutti gli altri pagheranno quelle cifre esorbitanti per poter girare la propria città? Giusto dividere i cittadini in cittadini di serie A e cittadini di serie B?

Il sistema di oggi è un sistema dove compaiono partiti politici che non hanno interesse a credere in un’idea unica e delineata volta al bene comune, ma si mostrano innanzi al popolo come interventisti a servizio dell Europa-Vonderlayen. Gualtieri inoltre ha una spiccata dote di “uomo di popolo” sui social ma come ha confidato uno sconsolato Alemanno: “Il governo di allora di Monti non mi girava un euro per fare iniziative. Gualtieri è un uomo fortunato.” Oggi dunque basta seguire il binario imposto dai piani degli europeisti mondialisti e diventi apparentemente il sindaco più bravo che c’è. Tutto fino a che il romano medio non comincerà a ricevere decine di multe per il bene del pianeta: allora forse, come fu per il 9 ottobre e la movimentazione no green pass, avremo il piacere di ritornare a vedere scampoli di popolo. Attendiamo con fiducia.

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