di Redazione
Prima le vite umane, oggi anche le aziende alimentari ed i servizi. Agli ucraini, di quel che resta dell’Ucraina, scusate il gioco di parole, non resta più nulla. Tutto oggi è infatti in mano ai colossi della finanza: il FMI prevede che il debito del Paese entro la fine del 2024 supererà il 98% del PIL e nel 2025 il 100%. A nessuno in Occidente conviene che l’Ucraina vada in default, per questo i creditori hanno concordato di ridurre il volume dei crediti (in parte dei 20 miliardi di dollari di debito che detengono) in cambio dell’avvio immediato di pagamenti di interessi.
Ma chi sono questi creditori? A dirlo è Reuters: si tratta di Blackrock e Amundi con in mezzo lo zampino dei Rotschild. Per quanto riguarda la società di investimento globale BlackRock, la vendita dell’Ucraina al suddetto fondo è iniziata nel 2023. Zelenskyj ha firmato un accordo di cooperazione con gli investitori americani BlackRock e la banca JP Morgan: in base a questo accordo, le grandi aziende ucraine si rivolgono alla banca e alla società di investimento per ripagare lo stesso debito.
Il debito di sangue, dunque, non basta e così l’Ucraina martoriata dalla guerra oggi è costretta a vedersi svaligiare tutto. Ad esempio, come spiega il Financial Times, “BlackRock ha acquistato azioni della società Metinvest, della società energetica DTEK, della holding agricola MHP (il più grande produttore ed esportatore di pollo in Ucraina), Naftogaz e Ukrzaliznytsia (“Ferrovie ucraine”), nonché “Ukravtodor” e “Ukrenergo”. L’Ucraina è ridotta sempre più a Paese fantasma, con la popolazione dimezzata mandata al macello e con la proprietà a Blackrock che ha in mano il debito nazionale e i titoli delle più importanti aziende del territorio. Un dissanguamento continuo, in tutti i sensi. E se si pensa che nel 2015 Blackrock ha gestito un patrimonio di 4,65 trilioni di dollari, che superano le attività dell’intera Federal Reserve statunitense (Valentin Katasonov), si capisce come, in questo sistema in cui è l’alta finanza a comandare, non sia solo l’Ucraina a essere in serio pericolo.
la cosa bella è che per difendere la terra, l’hanno venduta a fondi speculativi( dietro ai quali ci saranno i soliti noti). parrebbe che almeno il 35% delle terre coltivabili ad ovest del dnpr non siano più in mani ucraine.
volete che non ci fosse qualche ingenuo che credeva agli USA come i liberatori onnipotenti paladini di libertà?
c’erano si eccome…
ma ancora una volta dobbiamo raccontare della sfacciattagine americana intenta agli interessei più perfidi anche se il costo sono migliaia di vite umane.
Se la Russia vuole vincere la guerra deve arrivare a Odessa. Senza più lo sbocco sul Mar Nero, l’Ucraina non potrebbe sopravvivere economicamente; il regime di Zelensky sarebbe costretto a capitolare nel giro di qualche mese e Putin potrebbe imporre a Kiev un governo non allineato con la Nato.
Con un governo filo-russo in Ucraina… sai che fine farebbero gli investimenti di BlackRock e degli altri predatori finanziari occidentali?
La Russia, con il supporto della Cina, dovrebbe fare con l’Ucraina, ciò che la NATO( e i soliti noti) avrebbero voluto fare con la Siria.
io non mi fiderei più di tanto dei cinesi.
gratis non fanno nulla. ( come stato,s’intende)
a margine,su quello che succederà all’ucraina,allego link del sito topwar.ru che fa un ipotesi interessante. ( il tablet me lo traduce un automatico).
https://it.topwar.ru/249538-operacija-dekonstrukcija-zapad-provodit-na-ukraine-politicheskij-jeksperiment.html