di Marco Puttini
Tira vento di elezioni USA e mi son ricordato di un articolo che avevo letto, qualche tempo fa ormai, sulla corsa alla candidatura all’interno del Partito Repubblicano, quando ancora Donald Trump se la giocava insieme ad altri tre o quattro. La notizia di per sé ha qualche mese ormai, ma ci fa riflettere su come funzionino certe dinamiche nelle campagne elettorali delle presidenziali americane.
In sostanza a Nikki Haley, candidata donna alle primarie dei Repubblicani per le elezioni del 2024, era stato chiesto durante un evento per promuovere la sua candidatura quali pensava che fossero state le cause della Guerra Civile americana. L’evento si svolgeva in Sud Carolina, il secondo Stato a separarsi dall’Unione nella Guerra di Secessione e la domanda, va detto, era stata posta maliziosamente da una giornalista democratica intrufolatosi all’evento. La povera Haley, nel rispondere, non citó la schiavitú, pensando forse che le cause fossero state piú complesse di quelle, anzi, di quella, che si impara nei film di Hollywood. Apriti cielo: scandalo e indignazione da tutte le parti, ma ad approfittarne furono proprio i suoi compagni di partito…e concorrenti nelle primarie: Donald Trump e Ron De Santis. Critiche spiccie, del tipo “dovrebbe studiare meglio la storia” ed “è deludente sentire questo genere di affermazioni da una candidata alla presidenza”, etc. Complice l’indignazione woke che pervade il clima politico, l’episodio ovviamente conferí vantaggio agli altri due concorrenti, mandando avanti Trump nei sondaggi.
Accidenti, i Democratici quindi si stavano dando la zappa sui piedi: facendo il gioco di sempre, di scandalizzarsi per qualsiasi cretinata a cui si possa appiccicare l’etichetta di razzista, stavano finendo per favorire Trump alle primarie…e ció era inaccettabile per la sinistra americana (e non solo americana). Ecco quindi che Reid Hoffmann, miliardario co-fondatore della rete sociale LinkedIn e generoso supporter del Parito Democratico, prontamente elargí 250,000 dollari alla Haley per recuperare terreno.
Insomma: la Haley, repubblicana, fa un’affermazione razzista (chiamiamola “razzista” dai, perché cosí é stata presentata sui media), e i democratici le donano 250,000 dollaroni. Siamo al ridicolo, ma va beh, fa ridere quando succede agli altri.
Comunque fa riflettere quanto il Partito Democratico abbia paura di Trump e, sia quale che sia il motivo, non puó fare a meno di strapparmi un sorriso.
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